Contrasto alla violenza sulle donne. Regione stanzia 3 milioni di euro
La somma stanziata è composta da 700 mila euro di fondi regionali, sommati a circa 2,3 milioni di euro, provenienti da risorse statali ripartite con specifico DPCM del novembre scorso. Lanzarin: “Con questo provvedimento confermiamo la sensibilità e l’attenzione della Regione verso un tema tanto sentito a fronte delle gravi notizie che punteggiano la cronaca in troppe occasioni”.
12 MAR - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità ed ai Servizi Sociali,
Manuela Lanzarin, ha approvato una delibera in cui vengono programmati 2.944.814 euro in interventi che abbiano come obbiettivo la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne.
La somma stanziata è composta da 700 mila euro di fondi regionali - appositamente destinati dalla programmazione annuale a finanziare progetti a sostegno delle donne prese in carico dai centri antiviolenza e dalle case rifugio presenti sul territorio - sommati a 2.244.114 euro, provenienti da risorse statali ripartite con specifico DPCM del novembre scorso.
“Con questo provvedimento confermiamo la sensibilità e l’attenzione della Regione verso un tema tanto sentito a fronte delle gravi notizie che punteggiano la cronaca in troppe occasioni - sottolinea l’assessore Lanzarin -. Sono soddisfatta che sia stato varato proprio nella seduta di Giunta a ridosso della Giornata della Donna; penso sia stato il miglior modo per connotare la circostanza non solo di parole e commemorazioni ma anche di gesti concreti per rafforzare le realtà operative impegnate su questo fronte”.
“I fondi regionali saranno impiegati al 60% per sostenere i costi e gli oneri per il mantenimento dei centri antiviolenza nel periodo da gennaio a novembre di quest’anno favorendo, in particolare, l’apertura degli sportelli per almeno 6 ore; per la restante somma quelli delle case rifugio - spiega ancora l’assessore -. Alle stesse strutture sarà anche assicurato un contributo fisso dai fondi nazionali. Ma di questi ultimi, inoltre, una quota sarà impiegata per sostenere le rette di accoglienza delle donne e dei figli minori ed un’altra per finanziare l’attività dei centri per il trattamento di uomini autori di violenza”.
“Riteniamo che quest’ultima iniziativa meriti molta considerazione perché significa intervenire sui protagonisti in negativo di questo grave fenomeno, aprendo le porte ad una nuova educazione e a una nuova cultura”, conclude Lanzarin.
12 marzo 2021
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