Cancro e Covid. I pazienti oncologici non si contagiano più facilmente ma rischio complicanze è più alto. Lo studio del Veneto
In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, la Regione rende noti alcuni risultati di uno studio su infezione Sars-Cov-2 e tumori realizzato su 84.246 veneti, da cui è emerso che il rischio di infezione nei pazienti oncologici è simile a quello della popolazione generale, ma nei pazienti oncologici il rischio di ospedalizzazione e morte è più alto. Zaia: “Lavoro prezioso: per combattere il virus, bisogna conoscerlo”. E intanto il Registro tumori del Veneto conquista la certificazione di qualità Iso 9001:2015. LO STUDIO
04 FEB - Il Veneto celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro 2021, fissata per oggi, con un nuovo primato per il suo Registro Tumori, divenuto il primo in Italia a ottenere la certificazione di qualità Iso 9001:2015, e un primo, importante approfondimento sulla correlazione tra la malattia oncologica e il Covid-19. Il mondo dell’oncologia veneta ha infatti realizzato uno studio pubblicato sulla rivista
Nature Cancer (
Massimo Rugge, Manuel Zorzi e
Stefano Guzzinati).
Dalle analisi, effettuate su 84.246 veneti sottoposti a tampone per la ricerca virus (febbraio - marzo 2020) è emerso che il rischio di infezione nei pazienti oncologici è simile a quello della popolazione generale. Nel dettaglio, solo il 7,8% delle persone risultate positive (9.275) aveva una diagnosi di cancro (723). Ma il rischio di esiti avversi dell'infezione da SARS-CoV-2 era significativamente più alto per i pazienti oncologici rispetto a quelli senza, in particolare per i maschi e gli anziani. Questi eventi negativi sono risultati più frequenti nei pazienti con diagnosi di tumore più recente (negli ultimi due anni), ma rispetto alla popolazione generale il rischio è rimasto più elevato anche in quelli con una diagnosi più lontana nel tempo.
Ma oggi il Veneto ha celebrato anche un altro traguardo. Il Registro Tumori regionale ha infatti concluso la registrazione centralizzata dei tumori in tutti i 5.000.000 di cittadini veneti e ricevuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015, “primo tra tutti i Registri Tumori Italiani”, evidenzia la Regione in una nota.
“E’ un grande risultato – commenta il Presidente della Regione Veneto,
Luca Zaia – per il quale ringraziamo direttore scientifico Massimo Rugge e tutto il suo staff che ha condotto, e continuerà a condurre, un lavoro prezioso, perché raccogliere, conoscere, aggregare e valutare i numeri e le tipologie delle neoplasie che colpiscono i veneti e le venete, è fondamentale sia per programmare le azioni via via da attuare, sia per aiutare i clinici a definire cure sempre più incisive. L’RTV è un fiore all’occhiello di tutta la sanità veneta e nazionale e il lavoro sulla correlazione tra cancro e Covid ne è una dimostrazione lampante”.
Da parte sua, l’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, unendosi ai complimenti di Zaia,, sottolinea che “la certificazione ottenuta dal Registro Tumori è tanto più significativa per il momento in cui giunge. Lo sforzo del personale sanitario durante la pandemia è stato in gran parte dedicato a monitorare i numeri della infezione SARS-CoV-2; pure in questo impegno primario, non sono state trascurate le aree critiche della Sanità regionale e l’oncologia, in particolare. Questo dà la misura della solidità di struttura del sistema. È per questo che accolgo con piacere la proposta del Direttore Scientifico del Registro, che pone il prossimo obiettivo nella realizzazione di un Consorzio dei Registri Tumori del Nord-est, che con questo progetto desidera prepararsi da protagonista alla prossima realizzazione del Registro Tumori Nazionale”.
“Questo risultato – è il commento del Professor Massimo Rugge - è motivo di orgoglio: vediamo riconosciuta con una certificazione di standard internazionale la qualità del lavoro che svolgiamo. Il successo di questa certificazione è merito di un gruppo di lavoro eccellente, ambizioso e proiettato verso una realtà sanitaria che fa onore alla Regione del Veneto. È una notizia che vogliamo condividere con tutta la popolazione del Veneto. La trasparenza delle procedure è essenziale per promuovere la fiducia dei cittadini nei dati prodotti; la efficienza del Registro è essenziale per la gestione clinica dei tumori. Per i risultati raggiunti desidero ringraziare la Rete Oncologica Veneta, le Unità di diagnosi e cura oncologica e, non ultime le UOC di Anatomia Patologica, sulle quali pesa il maggiore responsabilità della qualità dei dati registrati”.
04 febbraio 2021
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Veneto