Covid. Federfarma Veneto e Ordine farmacisti Verona su test rapidi in farmacia: “Una scelta di libertà e un servizio in più alla comunità”
Per il presidente di Federfarma Veneto: "Ci rivolgiamo a quei Veneti che sono asintomatici, che non troverebbero spazio nel sistema di medicina generale che deve dare giustamente la priorità ai cittadini che presentano già i sintomi della malattia". Il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Verona: "Si tratta di una scelta di libertà che vuole soltanto aumentare la sicurezza collettiva, alzando il livello del servizio e le possibilità di accesso".
12 GEN - I farmacisti veneti si sono offerti di integrare le strutture pubbliche e private già impegnate nella campagna di tracciamento dei Veneti positivi al Covid-19 mettendo a disposizione la rete delle quasi mille200 farmacie aderenti a FederFarma investendo del proprio per attrezzare i locali, inserire personale qualificato all’uso dei tamponi, ampliare gli orari a disposizione del pubblico e garantire alla popolazione ed all’Amministrazione regionale il numero più alto di test effettuati.
"I Farmacisti vogliono offrire un’opportunità in più ai propri Concittadini – sottolinea
Andrea Bellon, presidente di FederFarma Veneto -: noi ci rivolgiamo a quei Veneti che sono asintomatici, che non troverebbero spazio nel sistema di medicina generale che deve dare giustamente la priorità ai cittadini che presentano già i sintomi della malattia. Ma la domanda di fare un test velocemente, nella massima sicurezza, dal tracciamento garantito, va soddisfatta comunque. Pensiamo a chi deve programmare viaggi o incontri d’affari o che deve recarsi in visita ad un genitore anziano: fare il test permette di muoversi e vivere con maggiore tranquillità. Sia personale che collettiva. Questo test, inoltre, viene fatto non a carico della fiscalità generale, ma a carico dei singoli utilizzatori, attraverso un fee calmierato stabilito di concerto con la Regione che va a coprire le spese che le Farmacie sostengono per poter garantire un servizio efficiente e sicuro".
"Si tratta di una scelta di libertà – rimarca a sua volta
Federico Realdon, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Verona – che vuole soltanto aumentare la sicurezza collettiva, alzando il livello del servizio e le possibilità di accesso. Fa parte dei nostri 'doveri' verso la Comunità. I Farmacisti non tolgono spazio e ruolo a nessuno né intendono farlo: questo è sempre stato lo spirito di questa iniziativa e così resterà".
12 gennaio 2021
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