1° Maggio. Zaia: “Festa atipica, sperando ritorni il Lavoro”
“Oggi si è posta un’altra questione che quella della sicurezza dei lavoratori della Sanità che hanno perso la vita. O che si sono infettati. Questo è un nuovo scenario: mai avremo pensato di celebrare il Primo Maggio pensando che ci sono più di 100 Medici morti in Italia curando i cittadini”, ha spiegato il Governatore della Regione del Veneto
02 MAG - “È una festa del lavoro atipica in un simile lockdown, con la chiusura delle attività produttive. Si celebra la Storia, la Memoria, ma celebriamo anche il Lavoro di chi non ce l'ha ancora con la speranza che ritorni e di coloro che hanno rischiato la vita in un’altra maniera”.
Lo ricorda il Presidente del Veneto il quale rileva che: “sino a tre mesi fa si parlava sempre di sicurezza sul lavoro”, pensando che riguardasse il cantiere, l’incidentalità in un processo e invece: “oggi si è posta un’altra questione che quella della sicurezza dei lavoratori della Sanità che hanno perso la vita. O che si sono infettati. Questo è un nuovo scenario: mai avremo pensato di celebrare il Primo Maggio pensando che ci sono più di 100 Medici morti in Italia curando i cittadini”.
Ciò, conclude
Luca Zaia: “Ci porta tutti a riflettere su cosa significhi il bene del lavoro e il bene anche della sicurezza sul lavoro”.
02 maggio 2020
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