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Case di riposo. In 5 anni autorizzate 25 nuove strutture per 2.322 posti letto. Lanzarin: “Nessun scelta di parte”

Per l’assessore la programmazione è stata decisa con i territori e c’è un’offerta residenziale in equilibrio tra pubblico e privato: “Non accetto che si imputi alla Regione di aver fatto scelte discrezionali o di parte, a favore di determinati territori o di singoli soggetti privati”


17 FEB - “Dal 2015 ad oggi la Regione Veneto ha autorizzato la realizzazione di 25 nuove strutture residenziali per anziani, pari a 2.322 posti letto complessivi, di cui 400 già autorizzati all’esercizio, quindi già funzionanti, e 190 accreditati, cioè coperti da impegnative di residenzialità”.
A mettere in fila i numeri della programmazione regionale per l’assistenza residenziale agli anziani non più autosufficienti è l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin.
 
Si tratta di una programmazione, ricorda l’assessore, pianificata ancora nel 2013 dalla Regione Veneto, su proposta delle Conferenze territoriali dei sindaci, che hanno messo a fuoco bisogni e potenzialità della popolazione dei rispettivi ambiti individuando i progetti da realizzare.
 
“Non accetto che si imputi alla Regione di aver fatto scelte discrezionali o di parte, a favore di determinati territori o di singoli soggetti privati – rincara l’assessore – Chi fa queste affermazioni dimostra di ignorare come avvengono le scelte regionali di programmazione e le conseguenti autorizzazioni a realizzare nuove case di riposo. Nell’ultimo quinquennio questa amministrazione ha istruito centinaia di domande per nuove unità di offerte, e ha dato corso a tutte le proposte delle Conferenze dei sindaci coerenti con i fabbisogni dei territori e con i requisiti di qualità del sistema sociosanitario veneto, consapevoli del crescente bisogno assistenziale espresso da una popolazione che sta rapidamente invecchiando”.
 
“Né si può dire che abbiamo favorito solo i progetti dell’imprenditoria privata: nel corso dell’ultimo anno (2019) la Regione Veneto ha dato il via alla realizzazione di 4 nuove strutture per anziani non autosufficienti, di cui 2 pubbliche e 2 private, per un totale di 420 nuovi posti letto autorizzati, equamente suddivisi tra gestione pubblica (Ipab) e gestione privata”.
 
La dotazione complessiva di posti letto per gli anziani non più autosufficienti in Veneto è pari a 31.869 posti letto autorizzati, di cui 16.435 pubblici (gestiti da Ipab e Comuni) e 15.434 gestiti da privati, cioè da soggetti profit ma anche non profit, come le fondazioni. “Un sistema, quindi, composito – conclude l’assessore – dove pubblico e privato si mantengono in equilibrio e al quale, con la nuova programmazione 2019-2023, andiamo a chiedere una progressiva diversificazione dei servizi. Perché, di fronte alla fragilità delle reti familiari e alla crescente solitudine delle persone anziane, l’obiettivo di una vera politica di welfare è conservare il più lungo possibile le condizioni di autosufficienza, con interventi preventivi e con centri di servizi sempre più attrezzati a sostenere le persone e le famiglie a casa propria, con interventi multipli e tra loro coordinati”.

17 febbraio 2020
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