La questione medica nella Regione Veneto
di Biagio Papotto
12 APR -
Gentile Direttore,
da anni denunciamo il grave problema della carenza di medici. Ora siamo arrivati al punto che in tutte le regioni d’Italia, Veneto compreso, si rischia di non potere più garantire le cure e l’assistenza ai pazienti. Non vogliamo tornare sulle cause, le inadempienze, le programmazioni sbagliate che in un decennio hanno portato a questo risultato; ne abbiamo già troppe volte scritto, come novelle Cassandre.
Vogliamo porre l’attenzione sui medici che sono in servizio. Tutti sanno che sono pochi, in condizione perenne sotto organico, e quindi sottoposti a turni massacranti, spesso in spregio alle normative contrattuali italiane ed europee.
I medici chiedono legittimamente in primis condizioni di lavoro adeguate, rispettose, che permettano ciò che a ragione i pazienti chiedono e che però non può essere avulso da una giusta organizzazione del servizio, con corretti carichi individuali di lavoro e adeguati riposi compensativi. Non altro – quindi - che dignità per loro stessi e per i pazienti!!
Un contratto bloccato da 10 anni non è certo un viatico per stabilire una corretta organizzazione del lavoro e non deve quindi meravigliare che i medici che possono “quota 100” vadano in pensione, che i più giovani lascino dal SSN per andare nel privato e che i tardivi bandi di concorso pubblico vadano deserti.
Chiudere le stalle quando i buoi sono scappati non serve a molto! In queste condizioni di lavoro, riconosciute anche dallo stesso Direttore alla Sanita del Veneto con sue pubbliche dichiarazioni, come è il salario dei medici in Veneto? Adeguato?
Anche il Direttore alla Sanità riconosce pubblicamente che così non è, quando divulga a mezzo stampa la media degli stipendi dei dirigenti medici e afferma che questi sono superiori a quelli dei medici delle regioni vicine (escluso l’Alto Adige essendo, come è noto, a statuto speciale).
I dirigenti medici del Sistema Sanitario Regionale Veneto hanno una gradualità di compiti e funzioni cui ovviamente corrisponde una gradualità di retribuzione; però la media non esplicita tale aspetto.
Gli stipendi dei medici dirigenti sono di pubblica conoscibilità e saremmo grati al Direttore alla Sanità del Veneto se volesse renderli pubblicamente visibili nei giornali in relazione alle loro varie funzioni, così come pubblici sono gli stipendi dei dirigenti e funzionari regionali.
Anche in questo caso gli saremmo grati se volesse renderli di dominio pubblico agli organi di stampa, incluso il proprio, in quanto medico, perché non ci è chiaro se rientra nella media divulgata.
Biagio Papotto
Segretario Cisl Medici
12 aprile 2019
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