Veneto. Regione avvia controlli a sorpresa in strutture per anziani e disabili. Lanzarin: “Quasi tutte promosse a pieni voti”
Solo una casa di riposo è risultata particolarmente carente per operatori nella copertura dei turni e pulizia di alcuni ambienti. “Tutte le segnalazioni di criticità e di inadempienza sono già state comunicate alle Ulss di competenza che provvederanno ad adottare i necessari provvedimenti e a monitorare il ripristino degli standard di qualità prescritti”, spiega l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin.
di Endrius Salvalaggio
12 SET - Due blitz a sorpresa da parte dei funzionari della Regione Veneto presso strutture pubbliche e private all’interno delle nove Ulss del territorio e che erogano servizi di assistenza ad anziani e a disabili; un primo controllo alla vigilia di Pasqua e che ha interessato 34 strutture residenziali per anziani, per un totale di 3700 posti letto (10,9 per cento del totale); il secondo solo un mese fa, e che ha riguardato 18 case di riposo, per un totale di 2439 posti letto su complessivi 33.762 posti accreditati in Veneto (pari al 7,2% del totale) e 19 strutture per disabili, tra centri diurni e comunità alloggio, per un totale di 322 posti (pari al 4% degli 8254 posti autorizzati in Veneto).
Nell’ultimo semestre i controlli a sorpresa, aggiuntivi rispetto alle verifiche ordinarie condotte dalle strutture regionali, hanno messo sotto la lente di ingrandimento quasi un quinto delle strutture assistenziali per non autosufficienti presenti in Veneto, riguardando per la prima volta anche i centri diurni per disabili.
“Pressoché tutte le strutture sono state promosse a pieni voti – dichiara l’assessore al sociale
Manuela Lanzarin, che ha presentato gli esiti del monitoraggio insieme al presidente della regione Luca Zaia - solo una casa di riposo è stata valutata in maniera insufficiente, per la carenza di operatori nella copertura dei turni e per pulizia di alcuni ambienti. Su un totale di oltre 340 case di riposo pubbliche e private per anziani, dove lavorano ogni giorni 18 mila operatori, le verifiche dimostrano che il panorama veneto dell’offerta residenziale, non solo è più che dignitoso, ma raggiunge anche ottimi livelli. L’88% delle case di riposo ha superato l’asticella di valutazione, registrando giudizi più che positivi (ottimo e discreto). Tra le strutture per le persone disabili nessuna ha dato l a giudizi negativi, anzi 8 Ceod (Centro Diurno per Disabili ) su 10 e 7 comunità alloggio su 10 hanno ottenuto il massimo dei voti”.
I parametri di valutazione vanno dai servizi offerti all’accoglienza agli ospiti, dalla pulizia al comfort degli ambienti, omnicomprensivi degli arredi, fino ad arrivare alle aree esterne ed il loro utilizzo.
I punti critici per le case di riposo riguardano i locali che sono risultati in certi casi umidi, talvolta carenti di pulizia, con arredi non sempre in buone condizioni ecc.
Positivi, invece, tutti gli altri parametri relativi al personale e alle cure prestate, alla cura dell’igiene personale degli ospiti, al menu, all’abbigliamento, alle attività di ricreazione, all’ascolto delle esigenze di anziani e/o dei disabili e dei familiari. Come rilevato, solo una casa di riposo è stata valutata in maniera insufficiente per carenza di operatori nella copertura dei turni e per pulizia di alcuni ambienti.
“Tutte le segnalazioni di criticità e di inadempienza sono già state comunicate alle Ulss di competenza – afferma l’assessore – che, come già avvenuto a seguito dell’ispezione di primavera, provvederanno ad adottare i necessari provvedimenti e a monitorare il ripristino degli standard di qualità prescritti. L’amministrazione regionale, da parte sua, ha già provveduto a istituire un nuovo Fondo di rotazione per le strutture sociosanitarie da 10 milioni di euro, in modo di immettere nel sistema nuova linfa finanziaria che consentirà agli enti gestori di migliorare la qualità strutturale delle residenze. Le prime istruttorie sono già in corso”.
Endrius Salvalaggio
12 settembre 2018
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