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Punti Nascita. La Ulss 6 conferma la chiusura (temporanea) di Piove di Sacco

Mentre la Regione porta avanti una trattativa con il ministero per la salvezza dei punti nascita di Valdagno, Piove di Sacco, Adria, l’Ulss conferma la sospensione delle attività di sala parto “a seguito della grave carenza di medici specialisti”. Ma precisa: “Durerà il tempo necessario a garantire gli standard di personale e organizzativi idonei a mantenere in sicurezza la struttura”. Benazzato (Anaao): “Formalmente e di fatto è stato chiuso per decreto ministeriale”.

di Endrius Salvalaggio
20 LUG - All’indomani dell’incontro tenutosi a Roma tra l’assessore alla sanità veneta, Luca Coletto ed il sottosegretario alla Sanità, Maurizio Fugatti, per esaminare la situazione dei punti nascita di Valdagno, Piove di Sacco, Adria e, successivamente all’avvio del dialogo tra il Presidente Zaia ed il Ministro Giulia Grillo, l’Azienda ULSS 6 Euganea ribadisce, a mezzo di un proprio comunicato, che la "La Direzione strategica dell’azienda ribadisce che la sospensione delle attività di sala parto all’ospedale Immacolata Concezione è stata decisa a seguito della grave carenza di disponibilità di medici specialisti". La stessa Ulss fa sapere che "Con 4 ginecologi rispetto agli 8 previsti e con 10 anestesisti sui 14 previsti, non si può assicurare nel punto nascita il mantenimento degli standard di sicurezza necessari".

Precisa, inoltre, di aver vagliato tutte le strade per avere accesso a nuovi specialisti, per le quali si è già in possesso delle autorizzazioni della Regione. Le procedure attuate però non hanno consentito, per carenza numerica, di assumere gli specialisti necessari. Le altre Unità Operative specialistiche dell’Azienda ULSS Euganea assicurerebbero un aiuto all’Ospedale di Piove di Sacco ma, essendo loro stesse in carenza di medici, non possono garantire la copertura di tutte le nuove esigenze venutesi a creare.

Conclude il comunicato che “La sospensione delle attività di Punto Nascita presso il Presidio Ospedaliero di Piove di Sacco, trasformato temporaneamente in Centro Maternità, durerà il tempo necessario a garantire il reperimento e la stabilizzazione delle risorse specialistiche previste, ad adeguare il modello organizzativo, aumentare le competenze professionali per garantire gli standard di personale e organizzativi idonei a mantenere in sicurezza la struttura”.

Alla domanda se la sospensione del servizio punto nascita di Piove di Sacco è solo temporanea oppure se tale mossa è il primo passo per arrivare alla sua definitiva chiusura, risponde il Segretario regionale Anaao Assomed Veneto, Adriano Benazzato: “In base al decreto ministeriale n. 70 del 2015 tutti i punti nascita sotto i 500 parti all'anno non potranno più essere ammessi come punti nascita, inoltre siamo in mancanza di specialisti per cui reperirli non è così scontato… mi sento di dire in tutta franchezza che il punto nascita di Piove di Sacco sarà forse anche stato “sospeso” qualche giorno prima come viene riportato nel comunicato della azienda sanitaria 6 Euganea, ma formalmente e di fatto è stato chiuso per decreto ministeriale ( DMS 70/2015)”.


Endrius Salvalaggio

20 luglio 2018
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