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Pd: “Zaia mette i totem in ospedale ma elimina gli Urp”

I consiglieri Pd criticano l’iniziativa del Governatore che nei giorni scorsi ha annunciato l’allestimento in tutti gli ospedali veneti di postazioni attraverso cui i cittadini possono comunicare direttamente con i vertici regionali segnalando le criticità. “Privilegiando il rapporto diretto tra gli utenti e il Governatore si delegittimano gli operatori”.


16 MAR - “Zaia inserisce i totem ed elimina gli Uffici relazione con il pubblico: meglio la discrezionalità delle risposte personali che un sistema efficace”. Così il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Regionale del Veneto Stefano Fracasso, la vice Orietta Salemi e il consigliere Claudio Sinigaglia hanno commentano l’arrivo, dalla prossima settimana, nei 68 ospedali del Veneto delle 200 nuove postazioni con questionari di soddisfazione e relative cassette postali dove inserirli annunciato nei giorni scorsi dal Governatore.

“Con la promessa che sarà lo stesso Zaia a leggerli”, hanno affermato i consiglieri Pd. “Una mossa che rischia di delegittimare personale e operatori. Inoltre ci chiediamo se tutti i cittadini avranno le medesime opportunità di ottenere una risposta e se la risposta sarà la stessa per problemi affini. È evidente l’enorme grado di discrezionalità di questa iniziativa. Abbiamo una preoccupazione reale: che si tratti dell’ennesima boutade di Zaia, finalizzata a nascondere le pecche del sistema socio sanitario”.

Per Fracasso, Salemi e Sinigaglia l’iniziativa si inserisce in una strategia ben chiara. “Zaia - hanno spiegato - ha anticipato il nuovo piano sociosanitario, abolendo gli Uffici relazione con il pubblico, privilegiando il rapporto diretto tra gli utenti e il governatore. Questo rivela il fallimento dell’organizzazione del sistema sociosanitario, demotiva i dirigenti e coloro che hanno compiti di responsabilità e autonomia decisionale negli ospedali e sul territorio”.

“Non capiamo a cosa servano gli Uffici relazione col pubblico - hanno aggiungono - se vengono resi inutili dal rapporto personale con i direttori e con il Governatore. Ci chiediamo, allora, perché non siano previsti totem analoghi per i servizi sul territorio. Sarebbe curioso vedere le reazioni degli utenti, alle prese con gli effetti della riforma sanitaria, fortemente voluta da Zaia: nelle nuove Ulss i distretti sono stati depotenziati per carenza di personale, ci sono presidi territoriali sociosanitari che rischiano di chiudere costringendo i cittadini a spostarsi anche di decine di chilometri per accedere ai servizi, garantirsi una protesi, o magari un intervento dello psicologo che segue i disagi dell’età evolutiva. Incredibile questo investimento sui totem, 80.000 euro, anziché sul personale ‘pensante’ in carne e ossa”, hanno concluso.

16 marzo 2018
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