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Tagli alla spesa pubblica. Forcolin: “Regioni a rischio, al Veneto 44 milioni in meno”

Il vicepresidente del Veneto commenta l’intesa raggiunta in Stato Regioni: “Le Regioni hanno dovuto subire un’intesa amara per evitare manovre ancora più pesanti”. Al Veneto tagliate risorse che dovevano essere, tra le altre cose, “alle politiche sociali (18,4 mln), alle non autosufficienze (4,5 mln), all’edilizia sanitaria (8,7 mln)”.


13 FEB - “Anche la Regione del Veneto ha dovuto dare l’assenso all’intesa sui tagli alla spesa pubblica per il 2017 raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, ma le Regioni hanno dovuto subire un’intesa amara per evitare manovre ancora più pesanti. Erano a rischio anche le entrate regionali fiscali proprie. Infatti la minaccia era proprio rappresentata dall’espropriazione delle entrate fiscali Irap, Iva che il Governo intendeva fare sulle casse delle Regioni”. A stigmatizzarlo, in una notam, è il vicepresidente della Regione del Veneto Gianluca Forcolin che ha partecipato all’incontro di giovedì a Roma.

“Nonostante il referendum abbia bocciato la riforma costituzionale – prosegue Forcolin – il governo strangola le Regioni, tagliando drasticamente i trasferimenti agli enti territoriali. Per il Veneto i tagli statali ammontano a circa 44 milioni di euro, che dovevano essere destinati all’acquisto dei libri di testo (3,4 mln.), al miglioramento genetico del bestiame (0,4), alle attività trasferite alle Regioni per interventi nei settori dell’agricoltura, dell’agroindustria, delle foreste e di altre attività previste nel decreto legislativo 143/1997 (0,7), all’edilizia scolastica (0,5), al sostegno degli inquilini morosi (1,4), alle politiche sociali (18,4), alle non autosufficienze (4,5), all’edilizia sanitaria (8,7), al trasporto pubblico (5,8)”.

“Siamo ormai al capolinea istituzionale”, sostiene Forcolin. “Lo Stato centrale, pur di sopravvivere con i suoi ministeri, dopo aver svuotato le casse comunali e provinciali, punta a svuotare anche quelle delle Regioni. In un momento storico di emergenza sociale come quello che stiamo attraversando, subiamo tagli dal Governo che non posso che definire criminali, continuando a sottrarre alle Regioni le risorse necessarie agli interventi nel sociale, nell’edilizia scolastica, nell’edilizia sanitaria, nel trasporto pubblico locale, ancora una volta a scapito delle fasce più deboli del paese. Perché tutte le entrate che l’esecutivo sbandiera di recuperare dall’evasione fiscale non le usa per evitare i tagli sui territori e, quindi, sui servizi e gli investimenti regionali? Sicuramente non avremo risposte, ma solo altri tagli….”.

“Prima questo esecutivo si dimetterà – conclude Forcolin - e meglio sarà per tutti. Non si può continuare con politiche centraliste e disfattiste premiando i ministeri e bocciando le politiche del territorio e delle regioni virtuose. Ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, abbiamo assistito al saccheggio e al tentativo di distruggere un impianto come quello della Regione Veneto che nonostante la politica di austerità e senza applicare tasse e tributi locali, sta gestendo al meglio le proprie funzioni. Il Governo si renda conto che, dopo aver perso malamente il referendum costituzionale, sta perdendo anche la faccia, e ne prenda atto con estrema sincerità”.

13 febbraio 2017
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