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Aou di Padova, accordo retribuzioni di posizione e risultato. I sindacati: “Non è solo questione di soldi”

Nota congiunta di Anaao Assomed, Aaroi Emac, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Padova per sottolineare il problema fosse anche il blocco delle carriere. Ora, “all'incremento di risorse deve necessariamente conseguire un tempestivo e regolare processo di assegnazione degli stessi incarichi per valorizzare le carriere e impedire le dimissioni, compresi i primariati ospedalieri vacanti”.


23 LUG - Soddisfazione da parte di Anaao Assomed, Aaroi Emac, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Padova per il nuovo accordo sulla retribuzione degli incarichi da poco firmato in Azienda Ospedale Università di Padova.

Tuttavia, per i sindacati, occorre precisare da una parte come non si trattasse solo di una questione di soldi e dall’altra come il percorso di rinnovo dell'accordo “è stato fortemente voluto e definito primariamente dalle stesse organizzazioni in modo unitario, a partire dal primo nuovo accordo firmato nel 2022, di cui quello recente è un'appendice e a cui l'Azienda si è solo adeguata. Fu infatti l'accordo del 2022 a rappresentare la svolta "epocale", nato dal rinnovo del CCNL dopo un decennio di stallo, e con l'introduzione di nuove risorse nazionali e regionali, quindi perfezionato con l'ulteriore incremento - seppur minore - introdotto dal nuovo CCNL in vigore da gennaio. Si veda la tabella”.



Per i sindacati va anche ricordato che all'incremento di risorse “deve necessariamente conseguire un tempestivo e regolare processo di assegnazione degli stessi incarichi per valorizzare le carriere e impedire le dimissioni, compresi i primariati ospedalieri vacanti, con medici supplenti per anni, cosiddetti "facenti funzione" - fino a pochi mesi fa; questo aveva infatti creato residui per milioni di euro, corrispondenti di fatto a incarichi mai assegnati. La verità ha infatti più facce, poco chiarite da frequenti dichiarazioni apparse sulla stampa e non affatto legate a un mero aspetto economico”.

Il problema padovano, sottolineano, “non era solo l'esiguità di risorse ma, di fatto, il blocco delle carriere imposto dall'inerzia di precedenti amministrazioni. Per questo le organizzazioni sindacali hanno fortemente preteso e ottenuto negli ultimi anni non solo il rinnovo degli accordi, ma anche la progressiva assegnazione di numerosi incarichi. Ora si è inoltre ottenuto l'incremento del numero di incarichi di altissima professionalità - come previsto dal vigente CCNL - e di alta specializzazione, oltre all'introduzione del cosiddetto "ascensore professionale", ossia impedire la presenza di incarichi vacanti favorendone l'assegnazione e quindi la progressione di carriera dal basso verso l'alto”.

“Auspichiamo pertanto che l'Azienda mantenga i propri impegni nella regolare assegnazione di tutti gli incarichi e la fidelizzazione dei propri dirigenti medici e sanitari. Diversamente aumenteranno le dimissioni”, avvertono Anaao Assomed, Aaroi Emac, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Padova.

23 luglio 2024
© Riproduzione riservata

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