In Veneto il primo volo di un drone a idrogeno per il trasporto di medicinali
Il volo nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato oggi tra ENAC, Regione Veneto e SAVE in materia di Mobilità Aerea Avanzata. Zaia: “Vogliamo migliorare l'accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell'ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo di ‘air taxi’ green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie. Il volo di un drone alimentato ad idrogeno, in esclusiva nazionale per il trasporto di medicinali, altro non è che un test iniziale”.
20 MAG - Siglato oggi, durante Space Meetings Veneto, l’accordo di collaborazione tra ENAC, Regione Veneto e SAVE per la costruzione della mobilità aerea del futuro. Una partnership inaugurata con il volo sperimentale di un drone a idrogeno verde per il trasporto di farmaci e merci. “Miglioreremo l'accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell'ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo di avere degli “air taxi” green, in particolare in caso di emergenze sanitarie”, ha detto il presidente del Veneto
Luca Zaia, commentando l’accordo.
Il filmato illustra il trasporto di materiale biomedicale consegnato da un’idroambulanza al comandante del drone nella banchina del Venezia Terminal Passeggeri e da lì trasferito con il drone ad un’autoambulanza diretta all’Ospedale di Mestre. Si tratta di un primato tutto italiano e veneto, che dimostra come le nuove tecnologie di mobilità avanzata siano già realtà. L’obiettivo è di rendere questo sistema di trasporto innovativo e “green” disponibile sul territorio già a partire dal 2025, una volta completate le verifiche tecniche amministrative.
Il drone di H2C utilizzato nella presentazione video è in grado di percorrere fino a 100 km, trasportando complessivamente 5 kg di materiali e consumando, per il volo a pieno carico, solo 340 grammi di idrogeno verde ad una velocità massima di 55 km/h.
“Il volo, realizzato a Venezia, dimostra le concrete possibilità rappresentate dall’utilizzo dell’idrogeno come combustibile green per i droni, una soluzione che consente di ottenere numerosi vantaggi sul fronte ambientale e logistico, tra cui l’abbattimento delle emissioni di CO2, la riduzione dei tempi di rifornimento fino a due minuti e, soprattutto, elevate prestazioni unite ad una estrema funzionalità”, spiega la Regione Veneto in una nota. “Caratteristiche fondamentali se si pensa alle enormi potenzialità rappresentate dalla tecnologia dell’Advanced Air Mobility nell’ambito dei servizi innovativi, come il trasporto di materiale biomedicale e sostanze biologiche urgenti”.
La partnership siglata oggi, in particolare, getterà le basi per la costruzione della mobilità aerea del futuro proprio a partire dalle specifiche esigenze del territorio veneto, producendo una ricognizione dettagliata e tecnica dei fabbisogni di spostamento, attuali e potenziali, di merci e passeggeri, il tutto in linea con le politiche del Piano Strategico Nazionale per l’Advanced Air Mobility (AAM) e con gli strumenti di programmazione del sistema aeroportuale nazionale ed europeo.
La firma dell’accordo è avvenuta nel corso della giornata inaugurale dello “Space Meetings Veneto”, l’evento internazionale promosso dalla Regione Veneto e della Rete Innovativa Regionale AIR - Aerospace Innovation and Research, che riunisce a Venezia, dal 20 al 22 maggio 2024, i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti, per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.
L’accordo tra ENAC, Regione Veneto e SAVE ha una durata iniziale, prorogabile, di 18 mesi, e testimonia l’impegno dei tre firmatari, che insieme collaborano per definire e realizzare tutte le attività necessarie all’implementazione di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture anche attraverso l’utilizzo dei più moderni velivoli a decollo e atterraggio verticale: i droni. L’obiettivo comune è, pertanto, quello di pianificare e rendere operativo un progetto di mobilità avanzata per le merci tra gli aeroporti veneti e, a seguire, tra i punti nevralgici interessati (tra cui le strutture sanitarie), anche in vista del prossimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Nel dettaglio, ENAC metterà a disposizione le proprie strutture tecniche e il proprio know-how a supporto del progetto; Regione Veneto avrà funzioni di coordinamento, aggiornamento e di adozione delle misure organizzative e funzionali per assicurare l’operatività dell’accordo; SAVE si occuperà di svolgere gli studi e le attività necessari per trasformare tutto questo in realtà, mettendo a disposizione la sua consolidata conoscenza tecnologica e normativa in materia.
“Grazie ad una partnership con Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, e Save Spa, che gestisce gli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona, la Regione compie un ulteriore passo avanti in tema di mobilità aerea avanzata – ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto,
Luca Zaia –. Si tratta di un nuovo concetto che introduce una terza dimensione di mobilità urbana alternativa a quella terrestre e che vede il Veneto, prima Regione in Italia, approvare un protocollo per lo sviluppo di nuove tecnologie per il trasporto di merci e, in futuro, anche di persone, in quella fascia di spazio aereo ad oggi ancora non regolamentata, ovvero fino a 1000 piedi di altezza (300 metri)”.
“Mediante l’impiego di servizi, tecnologie e infrastrutture innovativi e sostenibili – ha aggiunto Zaia - vogliamo migliorare l'accessibilità e la mobilità delle nostre città e del territorio, la qualità dell'ambiente, i servizi per i cittadini, con l’obiettivo, nel prossimo futuro, di “air taxi” green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie, con notevoli vantaggi in termini di intermodalità con l’attuale rete di trasporti. Saranno ridotti, infatti, i tempi di spostamento tra diversi punti del territorio regionale e interregionale, con benefici a livello di sicurezza, ambiente e diminuzione del traffico stradale e ricadute positive importanti a livello di sviluppo della rete logistica regionale. Il video con il volo di un drone alimentato ad idrogeno, in esclusiva nazionale per il trasporto di medicinali – continua il Presidente – altro non è che un test iniziale che, nell’ambito dei protocolli attivi con Enac e Save, utilizza queste prime forme di mobilità con l’obiettivo di creare un sistema di produzione e utilizzo di droni ad idrogeno che consentano di effettuare un servizio di trasporto pubblico in un sistema completamente sostenibile e autorizzato”.
“Una partnership strategica, che prepara il campo alle nuove frontiere della mobilità aerea avanzata - commenta il Presidente di Enac,
Pierluigi Di Palma -. Grazie al coordinamento sinergico tra Enac, la Regione Veneto e SAVE, l'introduzione di droni per il trasporto di persone e merci è un obiettivo sempre più vicino. L’avanzamento tecnologico e il know-how raggiunti dal comparto avio stanno favorendo lo sviluppo di un sistema integrato che dal modello Veneto si estenderà a livello nazionale. Ringrazio il Presidente del Veneto e il Presidente di SAVE per l’impegno e la visione, che riaffermano la centralità del settore aereo nell’offrire servizi innovativi, come il trasporto di materiale biomedicale urgente, e nel rispondere a un bisogno crescente di interconnessione e sostenibilità”.
“L’accordo presentato oggi rientra nella strategia del Gruppo SAVE per la piena realizzazione del piano di Mobilità aerea avanzata, in collaborazione con le Istituzioni e i principali operatori del comparto avio - ha dichiarato il Presidente del Gruppo SAVE,
Enrico Marchi -. Un obiettivo che, nello sviluppare un sistema intermodale di collegamento tra i nostri aeroporti e i centri urbani, si sposa con le attività volte al raggiungimento delle zero emissioni. Nel nuovo Masterplan al 2037 dell’aeroporto di Venezia abbiamo previsto la realizzazione di due vertiporti, che prevediamo di realizzare a partire dal 2026. Si tratta di infrastrutture all’avanguardia, che consentiranno di inserire il territorio veneto in un sistema integrato a livello nazionale, permettendo collegamenti sostenibili con le principali aree logistiche e di attrazione turistica del territorio”.
20 maggio 2024
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