Piede diabetico. Ad Abano Terme la Winter School 2024 con docenti internazionali
Appena con conclusa la “tre giorni” con i massimi esperti di piede diabetico, sotto la direzione di Giacomo Clerici, coordinatore scientifico di questo settore nella struttura sanitaria aponense. Al Policlinico Abano, la consolidata attività del Centro per il Piede Diabetico e la presa in carico multidisciplinare ha consentito di ridurre del 70% le amputazioni.
08 FEB - Una “tre giorni” con i massimi esperti di piede diabetico e con sessioni di live surgery dal Policlinico Abano. Si è concluso ieri l’evento scientifico “Diabetic Foot Educational Center – Winter Edition 2024”, svoltosi al Panoramic Hotel Plaza ad Abano Terme dal 5 al 7 febbraio, a cui sono intervenuti specialisti di caratura internazionale sotto la direzione del dottor
Giacomo Clerici, coordinatore scientifico di questo settore nella struttura sanitaria aponense.
L'approccio multidisciplinare al trattamento del piede diabetico, la rivascolarizzazione endovascolare o chirurgica, la cura delle infezioni e delle lesioni sono stati alcuni degli argomenti trattati dagli esperti durante il consesso, patrocinato da Fondazione Leonardo per la Scienze Mediche e dal Policlinico Abano.
“La Winter School of diabetic foot surgery – ha spiegato il dottor Clerici - è un corso dedicato ad approfondire alcune tematiche della cura del piede diabetico, in particolare gli aspetti chirurgici. Hanno partecipato venti professionisti in qualità di discenti provenienti da tutto il mondo: quest'anno abbiamo riunito specialisti di 10 Paesi. Tra questi, oltre all’Italia, Colombia, Honduras e Kenia. I docenti sono tutti di fama internazionale e, grazie al coinvolgimento del Policlinico Abano, hanno potuto mostrare in diretta le più moderne tecniche chirurgiche per salvare l’arto ed evitare al paziente l’amputazione nonché approfondire le linee guida mondiali in materia”.
Il Policlinico Abano ha fatto scuola in questi anni grazie alla consolidata attività del Centro per il Piede Diabetico, di cui è responsabile la dottoressa
Christine Whisstock, dove la presa in carico multidisciplinare tra diabetologi, ortopedici, radiologi interventisti e chirurghi vascolari, con la collaborazione degli infermieri, dei podologi e dei tecnici ortopedici, ha consentito di ridurre del 70% le amputazioni e di non impattare con un intervento demolitivo sulla qualità di vita dei pazienti.
08 febbraio 2024
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