Al Vimm di Padova tre importanti finanziamenti da parte di Airc
Due individual grant permetteranno di portare avanti gli studi sui linfomi non Hodgkin a cellule B e sui nuovi approcci per sviluppare strategie terapeutiche innovative basate su Rna nella leucemia a grandi linfociti granulati. La borsa post-doc finanzierà lo studio di una nuova molecola chiamata CD38 nell’ambito della forma di leucemia T-Lgll. Zaia: “Il Vimm e l’Università di Padova si confermano grandi punti di riferimento”.
25 GEN - “Mi complimento con Francesco Piazza e Renato Zambello, ricercatori dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm, ndr) di Padova e docenti di malattie del sangue al Bo, e con la ricercatrice Giulia Calabretto, per aver ottenuto due individual grant e la borsa post-doc della Fondazione Airc. Riconoscere l’impegno e l’intelligenza di coloro che contribuiscono alla nostra comprensione della medicina e della biologia è essenziale per affrontare sfide mediche e migliorare la salute umana”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto
Luca Zaia, commenta la notizia sui due progetti del Vimm di Padova, struttura di eccellenza a livello internazionale per la ricerca in biologia cellulare presieduta da Giustina Mistrello Destro, che hanno ricevuto importanti finanziamenti da parte dell’Airc - Fondazione per la Ricerca sul Cancro.
Sono i ricercatori, nonché docenti dell’Università di Padova,
Francesco Piazza e
Renato Zambello, che porteranno avanti gli studi sui linfomi non Hodgkin a cellule B e sui nuovi approcci per sviluppare strategie terapeutiche innovative basate su Rna nella leucemia a grandi linfociti granulati. La borsa post-doc assegnata a
Giulia Calabretto permetterà, invece, alla giovane ricercatrice di studiare una nuova molecola chiamata CD38, nell’ambito della forma di leucemia T-Lgll.
“Finanziare i ricercatori per l’attività di studio in campo medico e molecolare è fondamentale per incoraggiare l’eccellenza scientifica e stimolare l’avanzamento delle conoscenze. Il VIMM e l’Università di Padova confermano entrambe di costituire grandi punti di riferimento per la medicina non solo veneta, ma nazionale e internazionale. A questi bravi ricercatori – conclude il Presidente Zaia – esprimo il mio personale ringraziamento ma, prima di tutto, quello dei tanti malati che, ce lo auguriamo tutti, potranno ricevere nuove cure e benefici dal loro difficile e lodevole lavoro”.
25 gennaio 2024
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