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A Verona il corso di Laurea in Farmacia. Accordo tra Università e Irccs Sacro Cuore di Negrar

Firmato dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini e dall'amministratore delegato del Sacro Cuore Mario Piccinini, prevede la nascita, nell’anno accademico 2023/2024, del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute. Il Sacro Cuore, oltre che contribuire alla costituzione della dotazione organica di docenti, metterà a disposizione una sede a Negrar di Valpolicella, che costituirà la futura sede del corso. L'accordo prevede il potenziamento e lo sviluppo, nel tempo, anche di altri ambiti dell'area sanitaria.


14 DIC - Istituire a Verona il nuovo corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze del farmaco e dei prodotti della salute, sviluppare e potenziare la rete formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria e dei dottorati di ricerca della macroarea Scienza della vita e della salute. Sono questi i punti alla base dell’accordo quadro tra l’università di Verona e l’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.

Il documento è stato siglato martedì 13 dicembre, nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini e dall’amministratore delegato del Sacro Cuore Mario Piccinini, in presenza del presidente della Scuola di Medicina, Giuseppe Lippi, del direttore della Scuola di Dottorato, Alfredo Guglielmi, del coordinatore delle Scuole di Specializzazione di area sanitaria, Giovanni De Manzoni, del delegato alla didattica Federico Schena, del responsabile del progetto didattico, Cristiano Chiamulera, della direttrice del dipartimento di Biotecnologie, Antonella Furini. Presenti anche il direttore dell’Aoui di Verona Callisto Marco Bravi, il presidente dell’ordine dei farmacisti Federico Realdon, il referente del rettore Giovanni Pizzolo, il direttore generale dell’ateneo Federico Gallo e il direttore amministrativo dell’ospedale Sacro Cuore Claudio Cracco. Invitato ma impossibilitato a partecipare per altri impegni istituzionali il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco.

La firma dell’accordo, spiega una nota dell’Ateneo, "rappresenta un nuovo e importante tassello che rafforza la proficua collaborazione ormai trentennale tra le due istituzioni. La prima convenzione, attivata nel 1991, si è concretizzata nel corso degli anni in attività di diagnosi, cura, insegnamento e ricerca svolte nell’Irccs da personale universitario della Scuola di Medicina e Chirurgia”.

Grazie a questo nuovo accordo, nell’anno accademico 2023/2024, nascerà a Verona il corso di laurea magistrale in Scienze del Farmaco e dei prodotti della salute. “La recente pandemia - sottolinea la nota dell'Università, spiegando le motivazioni alla base dell’impegno profuso per attivare il corso di Laurea - ha innescato la necessità di intervenire rapidamente a livello clinico, sanitario e di ricerca. Il mondo dei farmaci e prodotti per la salute si è trovato in una posizione criticamente centrale, tra la necessità di interventi d’urgenza, la rapidità di ricerca e raccomandazione di soluzioni farmacologiche, la scommessa di una veloce identificazione di vaccini efficaci. La scienza del farmaco si è trovata quindi a giocare un ruolo fondamentale nella valutazione, monitoraggio e comunicazione relativa ai farmaci e vaccini che via via sono stati raccomandati ed utilizzati”.

"Questi drammatici eventi - prosegue la nota - hanno portato allo sviluppo di nuove modalità di interazione tra i professionisti del farmaco, la sanità e la società, caratterizzate da processi più veloci e nel frattempo rigorosamente basati sull’evidenza scientifica. Le metodologie della ricerca preclinica e clinica, il rigore scientifico e l’utilizzo delle tecnologie digitali hanno permesso non solo di venire incontro all’urgenza contingente, ma anche di definire quelli che oggi sono i nuovi paradigmi della farmacoterapia all’interno di una società caratterizzata da importanti transizioni a vari livelli”.

Alla luce di queste considerazioni, il magnifico rettore Nocini ha proposto all’Irccs Sacro Cuore di mettere insieme le proprie “forze e risorse ” per realizzare questo nuovo corso di laurea che il territorio veronese attende da anni. In particolare poi il Sacro Cuore, oltre che contribuire alla costituzione della dotazione organica di docenti, metterà a disposizione una sede a Negrar di Valpolicella che costituirà la futura sede del corso. Ci saranno aule didattiche idonee, laboratori, spazi per docenti, personale tecnico-amministrativo, studentesse e studenti e il tutto sarà messo a disposizione secondo una tempistica compatibile con la programmazione dell’attività didattica, scientifica e ospedaliera.

Nei prossimi anni si punterà anche a sviluppare la rete formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria dell’ateneo. “Questo contribuirà all’incremento del numero dei medici specialisti da mettere anche a disposizione del Servizio sanitario regionale”, dice la nota. A tal fine il Sacro Cuore finanzierà contratti di formazione specialistica individuati tra le Scuole di specializzazione di area sanitaria presenti nell’attuale offerta formativa scaligera. L’università, a sua volta, garantirà di inserire nel percorso formativo, compatibilmente con la capacità ricettiva delle strutture ospedaliere, le strutture specialistiche ed assistenziali di Negrar.

Inoltre con l’accordo si contempla anche il potenziamento della macroarea Scienza della Vita e della Salute della Scuola di dottorato di ricerca dell’Ateneo, che avrà tra i suoi scopi quello di sperimentare percorsi di innovazione nelle metodologie di ricerca e soprattutto tecnologiche da mettere a disposizione delle terapie offerte anche ai pazienti del Sacro Cuore. A tal fine l’Irccs si impegna a finanziare anche delle borse di studio di dottorato di ricerca. L’università mantiene la responsabilità della formazione delle dottorande e dei dottoranti e saranno concordati dei periodi di svolgimento delle ricerche anche all’interno delle strutture e dei laboratori dell’Irccs. Verranno individuati, d’intesa con il tutor universitario, delle figure di tutor tra il personale strutturato dell’Irccs in possesso dei titoli e dei requisiti idonei.

L’università di Verona si dice "convinta che l’integrazione e l’arricchimento delle proprie operatività assistenziali, formative e di ricerca con quelle di altre realtà sanitarie veronesi (in particolare l’Irccs Sacro Cuore di Negrar e l’ospedale Pederzoli) rappresenti la strada maestra per il pieno raggiungimento di comuni obiettivi, il tutto finalizzato al miglioramento dei profili di cura dei pazienti”.

14 dicembre 2022
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