Valle d'Aosta. Al via il Day Hospital multidisciplinare del presidio ospedaliero del Parini
La struttura ospita medicina, neurologia, pneumotisiologia, disturbi del comportamento alimentare, radiologia, recupero e rieducazione funzionale, nefrologia, rianimazione e gastroenterologia. L'obiettivo è garantire le prestazioni diagnostico-terapeutiche prescritte dal medico specialista. L’orario di apertura giornaliero va dalle 8 alle 17 e la struttura si avvale di otto posti letto più cinque aggiuntivi dedicati all’oculistica.
09 SET - Venerdì 4 settembre è stato inaugurato il nuovo Day Hospital multidisciplinare del presidio ospedaliero Parini di Aosta, all’interno del quale è stato collocato anche il Day Hospital oculistico. La struttura ospita medicina, neurologia, pneumotisiologia, disturbi del comportamento alimentare, radiologia, recupero e rieducazione funzionale, nefrologia, rianimazione e gastroenterologia.
La finalità del Day Hospital è di garantire le prestazioni diagnostico-terapeutiche prescritte dal medico specialista. L’orario di apertura giornaliero va dalle 8 alle 17 e la struttura si avvale di otto posti letto più cinque aggiuntivi dedicati all’oculistica. La struttura attuale comprende tre camere di degenza, uno studio medico, uno infermieristico, una segreteria, una sala visite e i locali di servizio. Il tutto a beneficio dei pazienti, che soggiornano nella struttura il minimo indispensabile.
Massimo Veglio, Direttore generale pro tempore dell’Ausl Valle d’Aosta sottolinea: “Tutti pazienti che possono fare delle cure anche usufruendo delle competenze dei diversi specialisti. Lavorando tutti nello stesso posto è facilitato l’intervento reciproco e la discussione dei casi. Quindi è anche un modo per mettere insieme le diverse professionalità. Ovviamente c’è il personale infermieristico che segue i pazienti nel percorso e che fa anche tutto lo sforzo di organizzazione del passaggio, cioè dell’ingresso, dell’uscita e dell’invio al territorio”.
L’accesso al Day Hospital avviene su richiesta del medico specialista. L’utente è contattato dagli operatori del servizio, secondo un codice di priorità. Questo è quindi un ulteriore tassello nella trasformazione dell’ospedale di Aosta da struttura ripartita in unità operative a struttura che eroga servizi sulla base dell’intensità di cura richiesta da ogni paziente.
Antonio Fosson, Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali spiega: “Certo che questo comporta un grande lavoro di équipe, anche del territorio. Il medico di famiglia deve essere disponibile a seguire il paziente. È un’intensità di cura diversa, che va comunque messa in atto proprio per seguire le esigenze sia del paziente, che non vuole stare a dormire in ospedale se non ne ha bisogno, sia di una riorganizzazione che utilizzi al meglio le risorse che abbiamo”.
09 settembre 2015
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