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Umbria. Arrestati segretario regionale PD e assessore alla Salute per presunte irregolarità in un concorso per assunzioni in ambito sanitario. Indagata anche la presidente di Regione Marini


Agli arresti domiciliari il segretario Gianpiero Bocci e l'assessore Luca Barberini. Stesso provvedimento per il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca e per il direttore amministrativo della stessa azienda. Indagata anche la presidente di Regione Catiuscia Marini: "Quest'oggi mi è stata notificata dalla procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizione di atti nell'ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad una Azienda sanitaria umbra. Ho offerto la mia massima collaborazione".

12 APR - È caos in Umbria. Il segretario regionale del PD Gianpiero Bocci e l'assessore regionale alla Salute e coesione sociale Luca Barberini sono stati arrestati dalla GdF nell'ambito dell'indagine della procura di Perugia su alcune irregolarità che sarebbero state commesse in un concorso per assunzioni in ambito sanitario. Nei confronti dei due sono stati disposti i domiciliari. Stesso provvedimento per il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca e per il direttore amministrativo della stessa azienda. A riportare la notizia l'Agenzia Ansa.
 
La Guardia di Finanza aveva prima eseguito decreti di perquisizione nei confronti del presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, del segretario regionale del Pd ed ex sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci e dell'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini. L'inchiesta della procura di Perugia riguarda un concorso di una delle aziende sanitarie umbre. Nell'indagine sarebbero coinvolti anche sei dirigenti dell'azienda ospedaliera.
“Le procedure di selezione del personale dell'azienda ospedaliera” (...) “sono state condizionate e sostanzialmente falsate” dalla “prolungata ed abituale attività illecita posta in essere” dagli indagati. È quanto scrive il gip del capoluogo umbro, Valerio d'Andria come riporta l’Agi, nell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari e di sospensione dai pubblici uffici emessa al termine di una indagine partita alla fine del 2017 e “focalizzatasi sull'attività dei vertici amministrativi dell'Azienda ospedaliera di Perugia e sulla gestione in particolare delle procedure concorsuali di assunzione dei dipendenti”.
 
"Quest'oggi mi è stata notificata dalla procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizione di atti nell'ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad una Azienda sanitaria umbra - ha dichiarato la presidente Marini -. Ho offerto la mia massima collaborazione personale e istituzionale all'attività dei rappresentanti dell'autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell'operato della magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati oggetto di indagine".
 
In serata, si apprende, che anche la presidente Marini risulterebbe indagata, anche se al momento non si conoscono gli addebiti nei suoi confronti.

12 aprile 2019
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