Usl Umbria 1. Nasce il “Comitato operativo per la gestione delle maxiemergenze”
Gestire al meglio i bisogni sanitari e la complessità delle operazioni di soccorso per affrontare situazioni speciali, dalle macro emergenze alle catastrofi naturali. Questo l’obiettivo del Comitato, che sta effettuando in questi giorni il corso Major Incident Medical Management and Support per la gestione delle maxiemergenza sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale.
21 MAR - Nasce nella Usl Umbria 1 il Comitato operativo per la gestione delle maxiemergenze, composto da varie figure professionali provenienti dagli Ospedali di Assisi, Branca e Città di Castello e che, proprio in questi giorni, sta impegnato nel corso MIMMS (Major Incident Medical Management and Support) per la gestione delle maxiemergenza sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale.
“Lo scopo di ogni componente sanitaria coinvolta nella riposta a una maxiemergenza – spiega la Usl in una nota - è fornire alle vittime la miglior assistenza possibile nonostante l’eccezionalità - in termini di grandezza o di qualità - dell’evento. Per tale motivo il direttore generale dell’Usl Umbria 1 dott.
Andrea Casciari ha fortemente voluto la realizzazione di questo progetto che porterà ad avere personale in grado di gestire centinaia di vittime all’interno del territorio dell’Usl, attraverso l’attivazione di una squadra di pronta risposta ad ogni tipo di disastro. Da diversi mesi il comitato per le maxiemergenze sta sviluppando anche piani per la gestione di un massiccio afflusso di feriti (PEIMAF) all’interno dei principali ospedali dell’ USL, in collaborazione con le direzioni mediche di presidio”.
Infatti in caso di disastro , un ospedale dovrà operare in condizioni ben diverse dalla normale attività quotidiana. “Una delle differenze più importanti – spiega la Usl - è la necessità di avere una chiara struttura organizzativa attraverso l’attuazione di principi teorici e capacità pratiche tese a rendere più organizzata e coerente l’azione di medici, infermieri, personale direttivo e amministrativo, qualora un ospedale dovesse far fronte all’impatto che un incidente maggiore determina sulle risorse a disposizione e sulle normali attività giornaliere”.
Il metodo MIMMS è stato sviluppato in Gran Bretagna. “Oggi rappresenta lo standard utilizzato in molte Nazioni europee e la sua validità è stata dimostrato negli ultimi anni, a seguito dei gravi attentati terroristici che hanno coinvolto alcune città europee sia per la sanità militare sia civile”, riferisce la Usl.
Durante il corso, che si sta svolgendo presso il Centro di Formazione dell’Usl Umbria 1, il personale sanitario, oltre lezioni teoriche, sta simulando varie maxiemergenze come incidente ferroviario e esplosione, con operazioni di soccorso coordinate in sinergia.
“Un’iniziativa senza precedenti in termini di coordinamento e di armonizzazione delle forze e delle risorse in campo coinvolte – ha commentato il dottor
Manuel Monti, medico d'urgenza della Usl - nata dall’esigenza di consolidare la standardizzazione delle principali procedure legate alla gestione delle macroemergenze in un paese che è stato spesso teatro di eventi catastrofici di un certo rilievo ma dove, nonostante tutto, l’attenzione al problema sanitario connesso alla maxiemergenza e alla catastrofe è emersa solo recentemente”.
I docenti che in questi giorni stanno trattando con professionalità e chiarezza gli argomenti legati ai principi di base della medicina delle catastrofi ed il protocollo operativo MIMMS (Major Incident Medical Management and Support) provengono dal mondo militare e dell’emergenza- urgenze ed hanno al loro attivo numerose missioni all’estero.
“Non basta aumentare le squadre di soccorso per affrontare al meglio uno scenario di maxi-emergenza. La complessità delle operazioni di soccorso come nel caso di un terremoto – ha detto il direttore DEA USL Umbria 1 dott.
Francesco Borgognoni – impone un approccio assolutamente diverso rispetto a quello adottato nell’emergenza medica di tutti i giorni. La direzione generale dell’Usl Umbria 1 ha permesso di avere gli strumenti, come la realizzazione di moduli sanitari a disponibilità immediata, che contengono materiale utile per gestire i primi momenti di un disastro”.
L’Usl Umbria 1, riferisce la nota in conclusione, “da anni svolge un ruolo fondamentale nell'ambito della formazione nell’ambito delle maxiemergenza, avendo operato sia autonomamente che in collaborazione del Sistema di Emergenza Territoriale 118 in numerose occasioni”.
21 marzo 2017
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Umbria