Covid. Il Pronto soccorso del Meyer si sdoppia e crea percorsi separati
Il progetto è stato pensato per aumentare lo spazio a disposizione dei piccoli pazienti e dei loro genitori e separare in modo sempre più netto, fin all’ingresso, i bambini con sintomi compatibili con l’infezione da Coronavirus e quelli che accedono al Pronto soccorso senza sintomatologia sospetta. Tra le strategie messe in atto per difendere l’Ospedale, l’aumento della capacità di effettuare tamponi, anche negli orari notturni.
19 NOV - Il pronto soccorso del Meyer si allarga e si sdoppia grazie all’allestimento di due grandi prefabbricati, riorganizza ambienti e percorsi per gestire ancora meglio i percorsi separati dei pazienti con sintomi Covid e potenzia la sua capacità di effettuare tamponi: sono queste alcune delle misure adottate dall’Ospedale pediatrico fiorentino alla vigilia della stagione invernale, che quest’anno si presenta ancora più difficile per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus. La nuova struttura è stata visitata anche dal presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani, dall’assessore per il diritto alla salute
Simone Bezzini e dal rettore dell’Università degli Studi di Firenze
Luigi Dei.
“La realizzazione di questo progetto da parte del Meyer è degno di nota, perché contribuisce a rendere sempre più efficaci e sicuri i percorsi di accesso al pronto soccorso pediatrico in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia in atto - sono state le parole di
Eugenio Giani rilanciate in una nota del Meyer -. La creazione di percorsi differenziati per i casi sospetti da Covid e per quelli non Covid garantisce non solo la massima sicurezza, ma anche l’efficienza di un’organizzazione ospedaliera sempre all’avanguardia e sempre capace di mettere in atto soluzioni creative per la migliore presa in carico dei suoi piccoli pazienti. La possibilità di effettuare tamponi anche in orario notturno contribuisce, inoltre, a rafforzare la campagna di tracciabilità portata avanti dalla Toscana con numeri importanti, con un obiettivo ben preciso: spezzare la catena dei contagi in ogni territorio. Questo sarà possibile con l’aiuto di tutti, nessuno escluso, e comportandoci tutti con senso di responsabilità”.
“Le strategie organizzative messe in atto dal Meyer rispondono in modo intelligente alle necessità del momento, vista l’emergenza sanitaria tuttora in corso - ha detto l’assessore alla sanità
Simone Bezzini -. L’ampliamento degli ambienti per la creazione di un pronto soccorso diviso in due aree separate, rese ben distinte anche grazie a un sapiente utilizzo di colori differenti e ben riconoscibili, testimoniano ancora una volta l’impegno costante e quotidiano della direzione generale e di tutti i suoi collaboratori, impegno che fa del Meyer una delle nostre migliori eccellenze ospedaliere. Il tutto pensato e realizzato, con la consueta attenzione, a misura dei più piccoli. Stiamo lavorando senza sosta per rafforzare la rete ospedaliera e il territorio nella lotta anti Covid, cercando nello stesso tempo di non disperdere questo importante patrimonio di esperienza e di competenze, maturate in piena pandemia. Siamo consapevoli dell’eccezionalità degli eventi che viviamo e proprio per questo pronti a dare il nostro massimo contributo, senza alcuna esitazione”.
"La sfida del Coronavirus che si ripropone in questo tempo difficile impone la massima sinergia di tutte le energie della nostra società – ha commentato
Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze - I capofila di questo impegno sono senza dubbio i medici e gli infermieri verso cui dobbiamo dimostrare sia la nostra riconoscenza che la nostra collaborazione, con l'osservanza di tutte le regole che possono salvaguardare la salute di tutti. Anche in questa occasione, con la realizzazione dello sdoppiamento del pronto soccorso, l'Azienda ospedaliero universitaria Meyer si conferma struttura di eccellenza al fianco dei bambini per fornire a ognuno di loro le cure necessarie, garantendone la sicurezza fin dall'accesso all’ospedale".
“Il Meyer non ha smesso mai di prepararsi all’autunno – spiega
Alberto Zanobini, Direttore generale dell’Ospedale pediatrico fiorentino - e oggi vediamo i frutti del duro lavoro che abbiamo portato avanti, senza mai fermarci, durante i mesi estivi. Il nostro obiettivo era quello di essere all’altezza di una sfida impegnativa, garantendo ai piccoli pazienti un’accoglienza sicura e rispettosa dei protocolli Covid. Questo ampliamento del pronto soccorso ci consente adesso di farci trovare pronti all’arrivo della stagione invernale che per noi è sempre difficile a causa dell’intensa circolazione dell’influenza e delle forme parainfluenzali”.
I preparativi per adeguare la struttura dedicata all’emergenza sono cominciati la scorsa estate, con la messa a punto di un progetto che permettesse di aumentare lo spazio a disposizione dei piccoli pazienti e dei loro genitori e di separare in modo sempre più netto, fin all’ingresso, i bambini con sintomi compatibili con l’infezione da Coronavirus e quelli che accedono al Pronto soccorso senza sintomatologia sospetta.
L’obiettivo è quello di affrontare la cosiddetta “seconda ondata” della pandemia e la temuta concomitanza dell’influenza stagionale, anche se l’invito rivolto alle famiglie è quello di evitare di ricorrere alle cure del pronto soccorso nel caso in cui bambini e adolescenti presentino sintomi sospetti da Covid senza aver prima contattato il proprio pediatra. Fin dalle prime fasi della pandemia da Coronavirus, il Meyer ha creato percorsi differenziati per gli utenti in accesso al Pronto soccorso con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza. In previsione del maggior numero di accessi correlato alla riapertura delle scuole e al periodo invernale, l’Ospedale ha deciso di procedere con un ampliamento degli spazi e una maggiore separazione fisica, attraverso modifiche strutturali e di organizzazione.
In una zona all’interno della camera calda, sono state posizionate due strutture prefabbricate che separeranno i pazienti già fin dal momento dell’accesso. Nella prima sarà effettuato il pretriage. I pazienti con sintomatologia sospetta per Covid saranno valutati all’interno della seconda struttura, in diretta continuità con la sala di attesa del Pronto soccorso e assegnati al percorso Covid (contrassegnato dal colore viola, anche nella segnaletica) e presi in carico nelle stanze visita del Pronto soccorso.
I pazienti senza sintomi sospetti saranno assegnati al percorso non Covid (contrassegnato dal colore giallo) con seguente triage e invio nella sala di attesa osservata che fungerà da sala di attesa per questo percorso. Questi bambini saranno presi in carico per la visita all’interno di una struttura prefabbricata che è stata allestita nell’area adiacente al Pronto soccorso, a fianco della camera calda, e che conterrà quattro stanze visita, di cui una dedicata ai gessi. In questo modo il Pronto soccorso sarà di fatto diviso in due anche dal punto di vista organizzativo per garantire l’assistenza in entrambi i percorsi, compresa quella in emergenza, che sarà possibile sia nel percorso giallo che in quello viola. Queste modifiche consentiranno maggiore sicurezza e confort sia per i pazienti che per il personale.
Tra le strategie messe in atto per difendere l’Ospedale, l’aumento della capacità di effettuare tamponi, anche negli orari notturni. Grazie a questa capacità diagnostica, è possibile attribuire ai bambini il corretto percorso sia all’interno del Pronto soccorso che in caso di ricovero nei reparti.
Come lo scorso aprile, l’appello che il Meyer lancia alle famiglie è quello di evitare di rivolgersi al Pronto soccorso nel caso in cui sia abbiano sintomi sospetti da Coronavirus. L’invito è quello di contattare prima il pediatra di famiglia, che valuterà la situazione caso per caso e indirizzerà il paziente. L’ingresso al Pronto soccorso potrà essere garantito a un solo genitore. Nel caso in cui si renda necessario un ricovero, anche precauzionale, i piccoli pazienti e i loro accompagnatori dovranno essere sottoposti a un tampone.
19 novembre 2020
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