Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 25 NOVEMBRE 2024
Toscana
segui quotidianosanita.it

Infermieri toscani chiedono tavolo tecnico con Regione su Rsa e Rsd

18 NOV - Gentile Direttore,
lo scorso 22 ottobre il gruppo Osservatorio ed Unità di crisi delle Residenze sanitarie assistite (RSA) e residenze sanitarie per disabili (RSD) dell’Ordine infermieristico di Firenze e Pistoia si è riunito via web con l’obiettivo di essere vicini a chi vive in queste strutture e a chi li cura nel periodo complesso e difficile della pandemia da Sars-Cov-2. Abbiamo assicurato, inoltre, agli Enti locali, nel rispetto del principio di sussidiarietà, informazioni relative alle criticità rilevate ,anche dalle precedenti attività di analisi dell’Osservatorio RSA- RSD istituito nel 2018.
 
Abbiamo richiesto urgentemente un tavolo tecnico di confronto al governatore Giani ed al nuovo assessore alla salute Simone Bezzini. Al momento non abbiamo avuto risposta.
 
Le criticità rilevate non sono tutte riconducibili all’emergenza ma alle arretratezze politiche di adeguamento ai bisogni degli anziani e degli anziani istituzionalizzati, e non sono risolvibili singolarmente, ma richiederebbero una valutazione complessiva perché interconnesse. Abbiamo, però, deciso di omettere tutto ciò che in questo momento non serve e di andare dritti all’obiettivo di salvare ciò che è possibile salvare. Dopo l’emergenza discuteremo invece quelle che riteniamo essere state le mancanze, le lacune culturali e i vuoti di responsabilità anche politica che in questo momento ci fanno sentire gli unici responsabili.
 
Le nostre proposte, non esaustive, ma esemplificative, in emergenza sono le seguenti:
- un bando urgente per reperire Assistenti socio sanitari qualificati da inserire rapidamente nelle RSA-RSD;
- un bando pubblico per “persone della società civile interessate a cooperare per aiuto nelle attività di base in RSA “ rivolto ai cittadini disoccupati o inoccupati per l’istituzione di un corso formativo ( il cui progetto di massima è stato inviato già come proposta all’ente regionale)di 30 ore al fine di poter svolgere un incarico di 3 0 4 mesi. L’attestato finale con credito servirebbe qualora vi fosse interesse a frequentare un corso per Operatore Socio Sanitario, con possibilità di accesso in sovrannumero . I corsi potrebbero svolgersi nelle strutture formative, nelle Aziende Sanitarie oppure negli Ordini infermieristici previo accordo Assessorato –Ordine;
- un bando pubblico per infermieri da collocare in RSA ,che assicuri un contratto di 6 mesi (quello del comparto sanità)e una specifica indennità di 400€ a compensare la diversa retribuzione (escono più di 150 infermieri dalle università toscane nei prossimi giorni);
- presenza obbligatoria di un infermiere coordinatore ( con Master) in ogni RSA ;
- presenza in struttura di un medico di medicina generale (MMG)unico, nella settimana, che provveda al bisogno sanitario medico quando si determina, anche grazie ad una diagnostica di primo livello (ECG, esami chimica clinica, e ora test diagnostici rapidi ) per evitare ricoveri impropri in pronto soccorso dell’anziano con tutti i disagi conseguenti, in particolare in questo periodo pandemico e per evitare spreco di tempo a reperire i diversi medici dei diversi ospiti della struttura;
- poter gestire l’isolamento funzionale : tamponi rapidi nei casi sospetti e presenza di aree di sospensione , anche esterne alla struttura residenziale, in modo da evitare in maniera assoluta altri contagi.
 
Successivamente all’emergenza riteniamo necessario:
- eguagliare i contratti e le retribuzioni fra pubblico e privato per limitare la sottrazione di professionisti, e quindi di vitalità intellettuale e di appropriatezza assistenziale, dalle strutture sanitarie residenziali. I diversi concorsi pubblici hanno “portato via” gli infermieri dalle RSA perché esiste una disuguaglianza contrattuale che penalizza chi lavora nelle strutture private convenzionate rispetto a quelle pubbliche. Chi ha vinto il concorso ha avuto diritto ad un contratto pubblico diversamente retribuito e ad un lavoro in cui il professionista e la sua opera sono maggiormente considerati. Chi è in graduatoria se n’è andato comunque, lavorando in ospedale mediante agenzia interinale, che somministra professionisti in particolare in questa emergenza;
 
- affidare la gestione di infermieri ed oss (se esterna alla struttura) ad un gestore unico. Esistono realtà in cui gli oss sono gestiti da una cooperativa e gli infermieri da un‘altra (gli educatori, i fisioterapisti da un’altra ancora). L’assenza di un infermiere dirigente, di un coordinatore infermieristico e la presenza di più coordinatori diversi gestionali rendono un sistema complesso anche caotico e impossibile da coordinare adeguatamente. In stato di emergenza dove occorre abilità organizzativa anche intuitiva sono da ricercare organizzazioni a flusso, de-burocratizzate, piuttosto che complesse e complicate da impedimenti gestionali;
 
- rivisitazione della normativa .Gli attuali parametri non tengono conto della complessità relativa allo stato di emergenza, alla vita vissuta dalle persone prima della istituzionalizzazione e alla comorbilità. Non tengono conto neanche del fatto che la valutazione del bisogno di assistenza è una funzione specifica infermieristica.

Molte delle criticità segnalate sono culturali: la vecchiaia è un valore e non un onere da ignorare.
Gli infermieri potrebbero essere i promotori di un nuovo umanesimo perché l’umanesimo di oggi ha fallito. Bisognerebbe ascoltarli.
L’uomo, l’uomo anziano e istituzionalizzato ha il diritto all’affetto ed alla cura felice . Dobbiamo impegnarci per assicurare , mediante spazi dedicati , con appuntamenti pianificati con gli educatori, l’incontro fra “cari”. Impossibile pensare che un anziano possa essere lasciato solo con quello che in letteratura si chiama lutto amoroso: la privazione degli affetti più cari, e che viene prima ancora del lutto effettivo.
 
Marcella Gostinelli
Infermiera, Coordinatrice Gruppo Unità di Crisi Ordine delle professioni infermieristiche di Fi/Pst

 
Giampaolo Scarselli
Infermiere Responsabile Osservatorio RSA OPI FI/PST
 
Infermieri Membri Gruppo Unità di crisi, Osservatorio RSA e Commissione Etica OPI FI/PST:
Gabriele Sarti, Stefano Chivetti, Cristina Banchi, Isabella Caponi, Luciano Massimiliani, Matteo Mugnai, Celestino Varone, Riccardo Pacini, Paola Panichi

 

18 novembre 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Toscana

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy