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Toscana. Consiglio approva mozione che prevede l'istituzione del modello di "care ostetrica”  

L’istituzione del modello è contenuto in uno degli emendamenti presentati alla mozione 2490, presentata dal consigliere di Italia Viva, Stefano Scaramelli, per “il potenziamento della medicina territoriale”. Lo scopo è tutelare la salute riproduttiva e neonatale attraverso una offerta di prestazioni qualificate, appropriate e di dimostrata efficacia scientifica. LA MOZIONE

31 LUG - “Abbiamo presentato, discusso e approvato un atto molto importante. Memori dell'esperienza Covid, dopo gli infermieri di famiglia e i fisioterapisti di comunità daremo nuove opportunità alle professioni sanitarie techiche, della riabilitazione e della prevenzione in ambito territoriale e domiciliare. Allo stesso modo nuovo ruolo per ostetriche e cambio di prospettiva per valorizzare la loro professione. Insieme per costruire il futuro partendo dalle competenze dei professionisti a favore dei cittadini”. Così Stefano Scaramelli, consigliere di Italia Viva e Presidente della Terza Commissione Sanità del Consiglio Regionale, annuncia il via libera dell’Aula alla mozione 2490, per “il potenziamento della medicina territoriale”.
 
Si tratta dell’Istituzione del “modello ‘Care Ostetrica’”, pensato per le situazioni di gravidanza, parto e puerperio a basso rischio in fase di Covid 19 e post covid 19, e in generale per utelare la salute riproduttiva e neonatale attraverso una offerta di prestazioni qualificate, appropriate e di dimostrata efficacia scientifica.

L’istituzione di questo modello è, in particolare, contenuta negli emendamenti presentati al primo testo della mozione, che in una prima versione si limitava ad impegnare la Giunta a “valutare e implementare il potenziamento della medicina territoriale, soprattutto in questa fase emergenziale, caratterizzata dalla diffusione del Covd 19, con il coinvolgimento di tutte le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione disponibili, integrando e rafforzando anche i servizi a domicilio, in particolare, attivando i servizi gi in essere della radiologia domiciliare nelle Rsa e all’interno di percorsi di assistenza domiciliari per persone fragili, non deambulanti e disabili”.

Con l’approvazione degli emendamenti, la mozione impegna la Giunta anche a “investire adeguatamente sulle risorse professionali da allocare nei servii domiciliari/territoriali in funzione delle competenze specifiche di ciascuna, tenendo conto anche degli specifici ambiti di attività e di responsabilità della professione ostetrica che riguardano la promozione del benessere riproduttivo, l’assistenza nel percorso nascita e la salute della mamma e del suo bambino, nonché un approccio alla salute che riguarda tutta la vita, dall’infanzia e adolescenza fino alla menopausa della donna”.

31 luglio 2020
© Riproduzione riservata

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