“Chiusura degli Opg è sacrosanta, ma attenzione alla gestione delle Rems”. Al Forum Risk parla il magistrato Massimo Russo
Al Forum Risk di Firenze si è dibattuto il delicato rapporto tra tutela alla salute per i reclusi e i malati psichiatrici autori di reato e sicurezza per la popolazione. Il magistrato Massimo Russo, ex assessore alla Sanità della Regione Sicilia, mette in guardia dai rischi della riforma degli Opg.
02 DIC - “Sarà sufficiente una custodia all’esterno per persone che sono sì malate, ma anche pericolose?”. È questa la domanda che ha posto il magistrato Massimo Russo nel panel “Salute reclusa tra rischio e opportunità” al Forum Risk di Firenze a proposito delle Rems, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Nate dal superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), queste strutture mirano all’avvio di un processo riabilitativo per persone con malattia psichica autrici di reati anche gravi. Il passaggio, tutt’altro che semplice, è in mano alle Regioni, che si stanno organizzando per affrontare la nuova configurazione. “Il superamento degli Opg è stata una grande rivoluzione – afferma Russo –. Lo scenario per fortuna è cambiato completamente, pur con alcuni limiti”.
Russo ha poi ricordato come in generale l’assistenza penitenziaria sia stata al centro di una revisione solo negli ultimi anni: “Con la riforma della sanità del 1998 si è affermato il principio di parità tra il diritto alla salute dei reclusi e dei cittadini al di fuori delle strutture penitenziarie – richiama il magistrato –. Ma è solo con la Finanziaria del 2008 che si sono trasferite tutte le funzioni amministrative e burocratiche della tutela della salute in carcere al ministero della Salute e alle Regioni”. Prima infatti l’assistenza penitenziaria era in capo al Ministero della Giustizia. Con l’accordo Stato-Regioni del gennaio 2015 si stabilisce come deve essere articolata l’assistenza penitenziaria in base a principi come quello di rete e di territorialità.