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Forum risk management. Desideri: “Occasione di confronto su Pnrr e co-progettazione per innovazione e sicurezza in sanità”

Per la Fondazione per la innovazione e la sicurezza in Sanità sarà un’occasione per rilanciare i principi e i valori che abbiamo adottato, ma anche di sviluppare ed approfondire, insieme alle 21 Aziende Sanitarie che hanno aderito alla Health Value Community, i nuovi modelli organizzativi/gestionali grazie al contributo scientifico dell’Iss ed all’apporto di Università ed esperti provenienti dal mondo della ricerca

09 NOV -

Anche quest’anno il Forum ad Arezzo si prospetta come un eccezionale “cantiere”, ricco di occasioni di scambio e confronto su temi sia generali/strategici, sia su contributi specifici a carattere scientifico e tecnico.

Nei 4 giorni del Forum, infatti, vi sarà un’importante opportunità di scambio di idee ed esperienze concrete alla luce del – necessario – cambiamento e per una crescita dell’offerta di servizi socio –sanitari tesi alla qualità e all’equità delle cure!

Per la Fondazione sarà certamente un’occasione per rilanciare i principi e i valori che abbiamo adottato, ma anche di sviluppare ed approfondire, insieme alle 21 Aziende Sanitarie che hanno aderito alla Health Value Community, i nuovi modelli organizzativi/gestionali grazie al contributo scientifico dell’I.S.S. ed all’apporto di Università ed esperti provenienti dal mondo della ricerca, modelli per altro oggi più facilmente applicabili grazie alla adozione delle nuove tecnologie digitali.

E’, infatti, urgente avviare - con azioni precise - quanto stabilito nei Piani Operativi previsti dai Contratti Istituzionali di sviluppo (CIS) relativi al PNRR, il cui monitoraggio è affidato al MEF, compito questo che deve essere affrontato in collaborazione con i professionisti che operano quotidianamente per la salute dei cittadini e con i cittadini e le loro rappresentanze. Importante sottolineare l’opportunità di coinvolgere sin dalla progettazione operativa i Comuni, per il loro ruolo determinante che hanno per meglio affrontare il “tema dei temi”: la fragilità e la vulnerabilità socio-sanitaria!

Si tratta, come ci ricordava Miller, di passare dal “COSA” fare, al “COME” farlo, con quali precise azioni, costantemente monitorate, strutturare in rete i percorsi di cura specie per i malati cronici, o affetti da malattie rare, garantendo l’equità di accesso (a prescindere dal livello socio economico e della residenza o meno in aree interne) e al tempo stesso ottenendo una migliore sostenibilità economica grazie ad un minore accesso - in emergenza - alle cure ospedaliere, come si è evidenziato durante le prime ondate di pandemia! Oggi, come sopra accennato, ciò è facilitato dal contributo, inimmaginabile fino a 10 anni orsono, dell’innovazione, nei vari ambiti, delle tecnologie informatiche (la telemedicina in primis) e dei successi ottenuti dalla ricerca scientifica diagnostica e farmacologica!

Su queste basi concettuali, si articoleranno – dunque - le numerose sessioni e i tavoli di confronto nei quali affronteremo temi giustamente all’attenzione in questi mesi, come il nuovo ruolo delle Farmacie di comunità (in Europa – infatti - chiamate farmacie sociali), il tema di come facilitare il ruolo di “garante” e di “sentinella” della salute di tutti opportunamente affidato al Medico di medicina generale (MMG) e le nuove competenze da valorizzare e mettere a frutto - anche attraverso auspicabili sviluppi di carriera – per le 22 professioni sanitarie, sottolineando che per alcune, come quella infermieristica, abbiamo un imperdonabile ritardo da colmare rispetto alle esperienze internazionali.

Verrà, anche, affrontata, anche con il contributo degli Enti del 3° settore (ETS), la sfida del crescente invecchiamento della popolazione che si traduce – inevitabilmente – in un costante incremento della fragilità e della vulnerabilità.

Saranno, con l’impostazione sopra esposta tesa alla equità e continuità della presa in cura, esaminati temi specifici quali sono i Percorsi di Cura, alla luce del PNC, del PNRR e del DM77, per i malati affetti da patologie oncologiche, diabete, asma grave o da malattie cardio – vascolari; così come tematiche importanti come la salute mentale e la riabilitazione saranno approfonditamente trattate.

La Fondazione, infine, lancerà, con uno specifico work-shop, la co-progettualità messa a punto con le direzioni di 21 aziende sanitarie in Italia tesa ad attuare in tutte le aziende le migliori pratiche organizzative attraverso un percorso di affiancamento - formazione rivolto soprattutto, ma non solo, al middle-management (direttori dei distretti, dei dipartimenti e delle aree funzionali ..) basato sia sullo scambio di best practice, sia sul contributo scientifico, consolidato e riconosciuto, di esperti provenienti dall’Istituto superiore di sanità e dal mondo universitario, nonché dalle stesse Aziende sanitarie.

Così, le aree tematiche di cui spesso si parla verranno tradotte in azioni specifiche da strutturare e monitorare nell’ organizzazione aziendale.

Questa progettualità si avvarrà, in partnership, anche del contributo valoriale e scientifico delle Imprese private, nazionali e multi-nazionali, sempre più coinvolte nel cambiamento e nella condivisione delle responsabilità sociali.

Enrico Desideri

Presidente Fondazione per la innovazione e la sicurezza in Sanità



09 novembre 2022
© Riproduzione riservata

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