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Covid. La nuova mappa Ecdc. Il 60% dell’Italia è di colore verde. Preoccupa l’est europeo


Il nuovo aggiornamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie vede l’Italia che migliora la sua situazione e registra 13 regioni in verde (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Pa Trento, Puglia, Basilicata e Molise) e tutto il resto arancione.

21 OTT - Pubblicato oggi dall’Ecdc il nuovo aggiornamento della mappa di rischio delle Regioni europee datato 21 ottobre. L'Italia migliora ancora con 13 regioni in verde: Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Pa Trento, Puglia, Basilicata e Molise). Il resto è tutto arancione.
 
Una situazione che dunque migliora e che vede l’Italia con buone performance rispetto ad altre parti della Europa, soprattutto dell’Est. Resta critica la situazione in Grecia, Irlanda, Slovenia, Croazia e Germania. Gravissima la situazione in Romania.
 
Questi colori assumono una notevole importanza per le eventuali limitazioni alla circolazione che ogni singolo stato membro potrebbe comunque adottare pur con il green pass in vigore.
 
La Commissione ha infatti proposto che i singoli stati che dovesse decidere di introdurre limitazioni a prescindere dal green pass a fronte di particolari situazioni sanitarie dovrebbero farlo in base ai colori della mappa Ecdc e in particolare prevedendo eventualmente che:
- in provenienza dalle zone verdi: nessuna limitazione;
- in provenienza dalle zone arancioni: possibile obbligo di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o PCR);
- in provenienza dalle zone rosse: possibile obbligo di quarantena in mancanza di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o PCR);
- in provenienza dalle zone rosso scuro: viaggi non essenziali da scoraggiare fortemente; test e quarantena ancora obbligatori.
 
Ricordiamo comunque che le aree della mappa Ecdc non corrispondono alle fasce a colore italiane ma sono così contrassegnate. 
 
Le aree sono infatti contrassegnate con i seguenti colori (si noti che dal 17 giugno 2021 le regioni sono classificate secondo i criteri dell'ultima modifica della raccomandazione del Consiglio):
Verde:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%; o
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all'1%
 
Arancione:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%; o
il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all'1%; o
il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%
 
Rosso:
se il tasso di notifica cumulativo di casi COVID-19 di 14 giorni varia da 75 a 200 e il tasso di positività al test dei test per l'infezione da COVID-19 è del 4% o più, o
se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500
 
Rosso scuro:
se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è 500 o più
 


21 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

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