Quotidiano on line
di informazione sanitaria
24 NOVEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Coronavirus. Curva in calo ma più ricoveri ospedalieri, anche se meno in terapia intensiva. Iss: “Siamo ancora nella Fase 1 dell’emergenza”


Rispetto a ieri i casi in più sono 3.153 con il totale che sale a 159.516 tra cui 35.435 persone guarite (+1.224) rispetto a ieri (pari al +4%) e 20.465 deceduti (+566 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 103.616 (+1.363 rispetto a ieri pari al +1%). Prosegue la discesa dei pazienti nelle terapie intensive. I casi tra gli operatori sanitari superano i 16 mila.  IL REPORT

13 APR - I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 159.516 (+3.153 rispetto a ieri pari al +2%), tra cui 35.435 persone guarite (+1.224) rispetto a ieri pari al +4%) e 20.465 deceduti (+566 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 103.616 (+1.363 rispetto a ieri pari al +1%). Complessivamente sono stati effettuati 1.046.910 tamponi +36.717 dei quali oltre 730 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana e Veneto.

Questi i dati principali dell’aggiornamento odierno forniti dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18. Rispetto a ieri si registra un netto calo dell'incremento dei nuovi casi e dei nuovi positivi. Da segnalare però che rispetto all'ultima settimana il numero dei tamponi è stato più esiguo. Sale anche il numero di morti nelle ultime 24 ore mentre scende rispetto all'ultima settimana il numero di guariti giornalieri. Dopo giorni di calo tornano a crescere le persone che necessitano di ricovero ospedaliero mentre prosegue la discesa di coloro che hanno bisogno della terapia intensiva.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 31.935 i malati in Lombardia (+670 rispetto a ieri pari al +2%), 13.818 in Emilia Romagna (+146 pari al +1%), 10.766 in Veneto (+37 pari al +0,3%), 12.765 in Piemonte (+260 pari al +2%), 3.080 nelle Marche (-34 pari al -1%), 3.062 in Campania (+5 pari al +0,2%), 3.365 in Liguria (+32 pari al +1%), 6.257 in Toscana (+95 pari al +2%), 3.920 nel Lazio (+103 pari al +3%), 1.307 in Friuli Venezia Giulia (-19 pari al -1%), 2.050 in Sicilia (+20 pari al +1%), 2.512 in Puglia (+60 pari al +2%), 1.778 in Abruzzo (+36 pari al +2%), 2.080 nella Pa di Trento (-2 pari al -0,1%), 202 in Molise (+0), 625 in Umbria (-62 pari al -9%), 1.537 in provincia di Bolzano (+22 pari al +1%), 791 in Calabria (-4 pari al -1%), 914 in Sardegna (+11 pari al +1%), 582 in Valle d’Aosta (-6 pari al -1%) e 270 in Basilicata (-7 pari al -3%).
 
Le vittime sono 10.901 in Lombardia (280 in più di ieri pari al +3%), 2.615 in Emilia Romagna (+51 pari al +2%), 882 in Veneto (+26 pari al +3%), 713 nelle Marche (+13 pari al +2%), 1.826 in Piemonte (+97 pari al +6%), 760 in Liguria (+11 pari al +1%), 284 nel Lazio (+5 pari al +2%), 202 in Friuli Venezia Giulia (+7 pari al +4%), 224 in Abruzzo (+12 pari al +6%), 518 in Toscana (+23 pari al +5%), 248 in Campania (+6 pari al +2%), 115 in Valle d’Aosta (+3 pari al +3%), 300 nella Pa di Trento (+7 pari al +2%), 212 nella Pa di Bolzano (+7 pari al +3%), 171 in Sicilia (+8 pari al +5%), 75 in Sardegna (+2 pari al +3%), 67 in Calabria (+1 pari al +2%) 15 in Molise (+0), 52 in Umbria (+0), 18 in Basilicata (+0) e 267 in Puglia (+7 pari al +3%).
 
Delle persone attualmente positive (103.616) sono ricoverate con sintomi 28.023 (+176 pari a +0,6% rispetto a ieri), 3.260 (-83 pari a -2%) sono in terapia intensiva, mentre 72.333 (+1.260 pari al +2%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“Al momento qualsiasi ipotesi è prematura”. Così il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha risposto a una domanda sulla possibile riapertura di alcune filiere produttive nelle prossime settimane. “La task force è al lavoro su un report - ha detto -, poi una valutazione sarà fatta dal decisore politico”.
 
“Siamo ancora in fase uno, non c'è dubbio. Segnali positivi ci sono ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi”. È quanto ha affermato Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico nella conferenza stampa alla Protezione civile.
 
“Il tempo che passa tra il momento del contagio e il momento della notifica dei dati, cioè oggi, può essere anche di 20 giorni, per cui se si legge che `oggi ci sono 300 nuovi contagi´, sono in realtà nuovi casi, quindi che hanno acquisito le infezioni 20 giorni fa”, ha aggiunto Rezza specificando che “quello che si vede oggi è qualcosa che in termini di contagi è attribuibile a giorni fa, questo è importante per capire bene il senso dei dati”. 
 
Rezza ha poi parlato di quando potremo vedere gli effetti delle misure di contenimento anche sui decessi. “Credo sia l'ultimo indicatore a diminuire perché il tempo che intercorre tra contagi e decessi è il più lungo, purtroppo è l'ultimo degli indicatori che vedremo deflettere. Sicuramente c'è stata una diminuzione, ma prima vedremo diminuire i casi e poi i decessi. Ecco perché dobbiamo consolidare i dati e resistere”
 
L’esponente dell’Iss ha anche affrontato il tema della ripresa del campionato di Calcio: “Siamo a maggio e..insomma per parere personale non sarei favorevole alla ripresa del campionato, sta comunque alla politica decidere”.
 
Una battuta anche sul vaccino italo-britannico che sembra a buon punto. “È un candidato promettente. Si tratta di un vaccino vettoriale con un vettore che non replica nell'uomo e che esprime la proteina di superficie del coronavirus. E' un vaccino che usa una piattaforma simile a quella già usata per il vaccino contro ebola. Il vantaggio sarebbe di poter accelerare ulteriormente i tempi magari comprimendo le fasi di sperimentazione”.
 





 

13 aprile 2020
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy