Farmacia dei servizi. Indagine Onfs Altems: “Erogati dall'81% dei farmacisti, ma remunerati dalle Regioni solo nel 6,9% dei casi”
di Americo Cicchetti e Maria Diana Naturale
L'89% dei servizi è costituito da misurazione di glicemia colesterolo e trigliceridi, il 7% da test come holter pressorio e cardiaco ed elettrocardiogramma, meno dello 0,3% effettua prenotazioni di esami tramite Cup e ritiro referti. Per i farmacisti è indispensabile ricevere informazioni e formazione adeguata sui farmaci innovativi, anche ampliando la distribuzione per conto. È quanto emerso dall'indagine che ha raccolto 2449 questionari provenienti da tutta Italia.
28 APR - Alla base dell’attività della farmacia attualmente vi è la dispensazione dei farmaci e di altri prodotti sanitari e l’informazione sul corretto uso e conservazione del farmaco. Il D. Lgs. 153/2009 e i successivi decreti attuativi hanno formalizzato un nuovo ruolo della farmacia, intesa non solo come luogo specifico e privilegiato di erogazione dei farmaci, ma anche come centro socio sanitario polifunzionale di prestazioni al servizio dei cittadini. In particolare i Decreti attuativi hanno regolamentato le prestazioni analitiche di prima istanza, l'uso dei dispositivi strumentali e le attività degli operatori sanitari erogabili in farmacia.
L'Osservatorio Nazionale sulla Farmacia dei Servizi (ONFS) istituito presso l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) con il patrocinio della FOFI nasce con l’obiettivo di analizzare il modello di Governance dell’innovazione farmaceutica in Italia e di prospettarne le linee tendenziali di sviluppo, focalizzando l’attenzione sulla diffusione di un nuovo modello di Farmacia Territoriale (farmacia dei servizi), unitamente all’evoluzione professionale del Farmacista di Comunità.
Al fine di acquisire informazioni sull’implementazione della farmacia dei servizi in ambito regionale è stato predisposto un questionario, rivolto esclusivamente a farmacisti operanti in ambito pubblico e privato somministrato on line attraverso piattaforma informatica con l'obiettivo di verificare l'inquadramento generale dell'argomento; l'assetto organizzativo delle farmacie sul territorio nazionale alla luce delle vigenti normative in materia di servizi e l'attuazione a livello locale; le prospettive future e quindi la percezione della categoria in tale ambito.
Sono stati raccolti
2449 questionari provenienti da tutte le regioni italiane. Il campione è rappresentativo del 14,4% delle farmacie di comunità, urbane 61%, rurali 18% e rurali sussidiate 19%.
La Survey ha evidenziato che l'81% dei farmacisti intervistati, eroga servizi previsti dai decreti attuativi sia nelle farmacie urbane che rurali e rurali sussidiate, seppure remunerati dalla regione soltanto nel 6,9% dei casi. L'89% dei servizi è costituito da test diagnostici come misurazione di glicemia colesterolo e trigliceridi (44%), il 7% da test diagnostici come holter pressorio e cardiaco (2%) ed elettrocardiogramma (1,3%), meno dello 0,3% effettua prenotazioni di esami tramite CUP e ritiro referti. Comunque pur avendo investito risorse per implementare i nuovi servizi, avvalendosi anche di altri professionisti presenti in farmacia come dipendenti (54,7%), collaboratori occasionali (38,9%)o volontari (6,6%),per il 70% degli intervistati, il ruolo della farmacia non è cambiato. Il 74% è convinto che, in futuro, la farmacia potrà diventare il front office del Sistema Sanitario Nazionale, ma ciò avverrà soltanto se sarà riconosciuta la farmacia come punto ufficiale per l’erogazione di “servizi LEA” e stabilendo livelli adeguati di remunerazione 92,2%.
Un argomento molto sentito è rappresentato dalla partecipazione alla presa in carico sul territorio dei pazienti affetti da patologie croniche soggetti a trattamenti farmacologici innovativi oggi non dispensati in farmacia, per i farmacisti è indispensabile ricevere informazioni e formazione adeguata sui farmaci innovativi anche ampliando la distribuzione per conto 75,1%.
Gli intervistati auspicano che il rinnovo della convenzione farmaceutica possa consentire una reale attuazione del nuovo modello di farmacia riconoscendo il servizio cognitivo del farmacista e l'attività di counseling, mirate al corretto utilizzo dei medicinali e al miglioramento dell'aderenza alle terapie 87,6%; alla riconciliazione/controllo delle sempre più frequenti pluri-prescrizioni 96%; nonché partecipando alle campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale e supportando le campagne di screening 66,8%.
Le evidenze emerse nell’indagine dell’Osservatorio indicano la necessità di disegnare prospettive funzionali al superamento delle criticità e all'attualizzazione della professione farmaceutica.
La spinta al cambiamento richiede una modifica del ruolo e del posizionamento strategico delle farmacie che sfrutti la capillare dislocazione sul territorio nazionale e il carattere di prossimità al cittadino/paziente. La centralità del farmacista come professionista può essere decisiva, è soprattutto dalla sua opera professionale che il sistema può ricavare un valore aggiunto sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista assistenziale.
Prof. Americo Cicchetti
Direttore Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Dott.ssa Maria Diana Naturale
Coordinamento Osservatorio Nazionale sulla Farmacia dei Servizi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Roma
Fonti
• Ministero della Salute, www.salute.gov.it
• Garlatti, A. (2013, 03) . La nuova farmacia dei servizi. Cref Ricerca
• Federfarma, www.federfarma.it
• Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, www.gazzettaufficiale.it
• Ciampalini, S..et Al (2014,05). linee di Indirizzo sugli strumenti per concorrere a ridurre gli errori in terapia farmacologica nell'ambito dei servizi assistenziali erogati dalle Farmacie di comunità, Ministero della Salute
28 aprile 2017
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