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Programma Screening. Più di 10 milioni di inviti, più di 5 milioni di esami: ma continuano ad essere troppo pochi al Sud


Il rapporto dell'Osservatorio nazionale screening. A parte lo screening cervicale, gli aumenti di attività di controllo sono tutti a carico del Centro-Nord. Per le mammografie, 9 donne su 10 nel Centro-Nord hanno ricevuto inviti al controllo, mentre al Sud si è registrato un calo del 15,8%. Per lo screening colorettale, a fronte di una media del 57%, al Sud ci si ferma al 20%. IL RAPPORTO

27 NOV - I programmi organizzati di screening rappresentano una delle più vaste esperienze della sanità pubblica di iniziativa presenti oggi in Italia. Tra i punti di forza il sistema di monitoraggio che permette, anno dopo anno, di rendere conto non solo del numero di test fatti, ma anche degli esiti di questa attività in termini di lesioni tumorali significative trovate. Una vera e propria bussola che consente di orientare le scelte e programmare gli sviluppi dei programmi e dell’offerta assistenziale.

Ma quali sono gli aspetti più significativi dell’ultimo anno di attività?
In primo luogo, ed è un aspetto positivo, il progressivo diffondersi (anche se lento) dei programmi. Complessivamente aumentano la copertura e la partecipazione. Questa tendenza, tuttavia, non riguarda il Sud e le Isole. Purtroppo, come si denuncia nel rapporto, a dispetto degli sforzi importanti compiuti in alcune Regioni meridionali, la situazione dei programmi
organizzati continua ad apparire non agganciata al resto dell’Italia.

L'aumento delle lettere di invito per controlli gratuiti è corrisposto ad un aumento degli esami effettuati: la soglia dei 5 milioni di esami è stata superata (esattamente 5.017.184). A parte lo screening cervicale, tuttavia, gli aumenti di attività sono tutti a carico del Centro e del Nord Italia.
 
Screening cervicale
Per questo tipo di screening (che fino a oggi ha coinvolto le donne di età compresa fra i 25-64 anni) si osserva
nel 2012 un marcatissimo aumento della copertura effettiva: risultano invitate poco meno di 4 milioni di donne (3.893.773) con un aumento rispetto al 2011 di oltre 368.000 inviti (10.5%). Questo fenomeno, così significativo, andrà monitorato con attenzione anche nel futuro.

Screening colorettale
Complessivamente nel 2012 sono state invitate oltre 4 milioni di persone (4.066.942) di età compresa tra i 50 e i 69 anni, di queste circa 50.000 persone hanno ricevuto un invito alla rettosigmoidoscopia (ricordiamo che in quasi tutta l’Italia si ricorre alla ricerca del sangue occulto con intervallo biennale dai 50 ai 69/74 anni di età, mentre il Piemonte vede la proposta della rettosigmoidoscopia una volta nella vita a 58 anni di età e della ricerca del sangue occulto per coloro che non accettano la rettosigmoidoscopia). Si registra, quindi, un forte aumento rispetto al 2011: 333.000 persone, quasi il 9% in più.
Nel 2012 si mantiene il trend di espansione di questo programma di screening e complessivamente si raggiunge il 57%. Nel Nord quasi 8 persone su 10 sono regolarmente invitate, quasi 6 su 10 nel Centro e, purtroppo, meno di 2 su 10 nel Sud
Italia, un valore quest’ultimo in sostanziale stabilità con l’anno precedente. Anche il numero di esami effettuati in seguito a invito mostra un aumento rispetto al 2011 (114.000 esami +6,7%) anche se non così marcato come il numero di inviti.

Screening mammografico
Per quanto riguarda gli inviti si ha un leggero calo nel 2012 rispetto al 2011. Comunque complessivamente quasi 3 donne su 4 vengono regolarmente invitate. Questo valore raggiunge e supera le 9 donne su 10 (praticamente tutte) nel Centro-Nord, con un aumento rispetto al 2011, mentre per quanto riguarda il Sud e le isole il 2012 registra una diminuzione degli inviti del 15,8% (89.500 inviti). Nonostante questa leggera diminuzione complessiva degli inviti è degno di segnalazione che il numero di donne che hanno fatto una mammografia in seguito all’invito è salito di 36.000 unità (+2,5%) indicando che la partecipazione è leggermente aumentata. 

27 novembre 2014
© Riproduzione riservata


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