Farmacia. Tra i servizi sanitari e professionali, è la più apprezzata dalla popolazione
E' quanto emerge dallo studio 'Social Customer Satisfaction delle farmacie italiane', che il Centro Studi Sintesi ha realizzato per Utifar e presentato nel corso di Farmadays 2014. Oltre metà della popolazione si reca in farmacia almeno due volte al mese e l'11% una volta a settimana. E il 63% ritiene che i prezzi di vendita sia aumentato rispetto a un anno fa. LO STUDIO
20 OTT - Le farmacie forniscono alla popolazione un servizio di qualità particolarmente apprezzato e, in un confronto con i principali servizi sanitari e professionali, godono del maggiore gradimento tra la popolazione seguite dal personale medico (di base e specialistico) e dal pronto soccorso. E’ quanto emerge dallo
studio ‘Social Customer Satisfaction delle farmacie italiane", che il Centro Studi Sintesi ha realizzato per Utifar, Unione tecnica italiana farmacisti, presentato alla Fiera di Verona in occasione del Farmadays 2014.
Alle farmacie viene attribuita
la più elevata valutazione sia in termini complessivi sia per i singoli aspetti presi in considerazione, ossia professionalità e affidabilità, capacità di risposta ai problemi e anche rapporto qualità/costi. Per tutti i servizi, farmacie comprese, quest’ultimo aspetto raccoglie la valutazione meno elevata, segno che i costi sono diventati un problema per ogni tipo di prestazione: da quelle sanitarie a quelle tecniche o amministrative e giudiziarie. Per tutte le professioni (tranne che per i notai) il punteggio relativamente più elevato è attribuito alla professionalità e affidabilità; per le farmacie raggiunge un valore medio di 8,2 decimi.
Nella valutazione delle farmacie sono gli utenti residenti nel Nordovest del paese ad attribuire il punteggio relativamente più basso (7,9 decimi) mentre sale a 8,2 nel Nordest e nel Mezzogiorno. Non c’è differenza nelle valutazioni sui farmacisti espresse da uomini e donne, mentre sono le persone con almeno 55 anni d’età che attribuiscono i punteggi più elevati: 8,3 decimi di media con 8,4 punti per professionalità e affidabilità. Poiché le persone più anziane sono quelle che mediamente hanno raggiunto un livello di istruzione più basso rispetto alla popolazione nel suo complesso, non stupisce che la valutazione migliore venga da chi ha conseguito la licenza elementare come massimo titolo di studio: una media di 8,6 decimi che diventano 8,7 per la professionalità e l’affidabilità.
Oltre la metà della popolazione si reca in farmacia almeno un paio di volte al mese e l’11% ben una volta alla settimana.Solo il 3% non vi si è mai recato negli ultimi tre mesi. I residenti nell’area meridionale e insulare del paese risultano più assidui nel frequentare le farmacie: il 90% vi si reca almeno una volta al mese contro l’83% dei residenti nelle regioni centrali.
Mano a mano che avanza l’età aumentano i problemi di salute e quindi il ricorso a farmaci e alle farmacie così il 91% della popolazione con almeno 55 anni di età dice di recarsi in farmacia almeno una volta al mese. La stessa frequentazione si riscontra solo tra l’80% della popolazione più giovane compresa tra i 18 e i 34 anni d’età. Il 61% della clientela attende al massimo 5 minuti prima di essere servito da un farmacista. Se il 37% aspetta invece tra i 5 e i 10 minuti, solo il 2% va oltre questi tempi di attesa.
Il 63% della popolazione ritiene che i prezzi di vendita dei prodotti acquistati in farmacia siano aumentati rispetto ad un anno prima. Il 36% ha la sensazione che invece siano rimasti stabili. La percezione che i prezzi siano aumentati è leggermente più frequente nelle regioni del Nordest (65% della popolazione intervistata) rispetto a quelle del Sud e Isole (61%).
Tra i servizi che i clienti attualmente non trovano in farmacia, i più attesi sono proprio quelli di base. Ben un intervistato su tre vorrebbe infatti trovare nella sua farmacia di fiducia servizi come ad esempio la misurazione della pressione, della glicemia, gli esami del sangue ecc. Quasi altrettanti sono i clienti che vorrebbero trovare in farmacia servizi infermieristici come medicazioni e iniezioni (31%). Meno richiesti, in egual misura, altri servizi di tipo consulenziale (test intolleranze alimentari, consulenze di dietologi, analisi di pelle e capelli) o quelli avanzati (test del colon-retto, prenotazioni esami e visite specialistiche).
20 ottobre 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Studi e Analisi