Governo e Parlamento, si può fare di più per i precari della ricerca e gli specializzandi
di Saverio Proia
Avendo apprezzato il fatto che sia stata avviata la procedura di stabilizzazione sarebbe quanto mai opportuno anzi doveroso che Governo e Parlamento facciano di più ricollocando nel contratto della dirigenza medica e sanitaria tutti quei ricercatori medici, biologi, psicologi oggi sottoinquadrati: è il minimo sindacale che la Repubblica possa riconoscere a questi che realmente sono gli eroi della nostra salute.
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È estremamente positivo che in sede di conversione del decreto legge sia stata, finalmente, avviata la stabilizzazione del personale che negli IRCSS e negli Istituti zooprofilattici sia adibito alla ricerca sanitaria o al suo supporto.
Purtroppo, ancora, nonostante le promesse iniziali allorché fu avviato l’inquadramento contrattuale della c.d. piramide, le decine di emendamenti presentati e non accolti, gli ordini del giorno accolti e non attuati rimane non risolto il giusto e dovuto inquadramento contrattuale dei ricercatori medici, biologi, psicologi…i quali al contrario dei loro omologhi colleghi impegnati solo nella clinica e quindi inquadrati nel CCNL della dirigenza medica e sanitaria, sono ancora inquadrati nel CCNL del personale dei livelli e in tale saranno stabilizzati.
Questa menomazione di status e di inquadramento contrattuale per questi professionisti è realmente inconcebile se non offensiva: in un Paese normale il personale impegnato a tempo pieno nella ricerca sanitaria oltre che essere il valore aggiunto di qualsiasi sistema per la salute è correttamente inquadrato, valorizzato e incentivato nella sua eccezionale e fondamentale attività per il progresso scientifico strategico per una produttiva politica di tutela e promozione della salute individuale e collettiva.
Pertanto, avendo apprezzato il fatto che sia stata avviata la procedura di stabilizzazione sarebbe quanto mai opportuno anzi doveroso che Governo e Parlamento facciano di più ricollocando nel contratto della dirigenza medica e sanitaria tutti quei ricercatori medici, biologi, psicologi oggi sottoinquadrati: è il minimo sindacale che la Repubblica possa riconoscere a questi che realmente sono gli eroi della nostra salute.
È altrettanto positivo che in tale conversione in legge sia stata prevista la possibilità di assunzione sin dal secondo anno di frequenza del corso di specializzazione i medici e le altre professioni sanitarie a questo punto sarebbe quanto mai auspicabile che la norma venga riformata integralmente prevedendo che lo status dello specializzando sia quello di un dirigente medico o sanitario in formazione specialistica a cui si applica un contratto vero e proprio di formazione lavoro sin dal suo ingresso nel corso di specializzazione regolato da una specifica sezione contrattuale nel CCNL della dirigenza medica e sanitaria con i medesimi doveri e diritti normativi economici e previdenziali dei colleghi già dirigenti specialisti, ovviamente tenendo conto della particolarità del periodo di formazione specialistica: comunque una tale immissione di massa di dirigenti medici e sanitari, anche si in formazione specialistica, negli organici del SSN non potrà che avere un enorme impatto positivo in tutte le sue linee di produzione di tutela e promozione della salute.
Saverio Proia
03 luglio 2023
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