Il Forum promosso da Qs sulla spinta dell’ultimo libro di Ivan Cavicchi, che segue a numerosi (suoi e di tanti altri) articoli negli ultimi mesi, ha creato le condizioni per una seria riflessione sulla situazione del SSN che deve esser profondamente riformato per tornare a rispondere ai suoi compiti di tutela della Salute dei cittadini.
Dobbiamo anche rispondere al PNRR che chiede il potenziamento delle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali coordinate con quelle di degenza per costruire un sistema integrato efficace e sostenibile: le prime azioni purtroppo non sembrano capaci di sviluppare questi risultati ma anzi seguono le vecchie strade che hanno portato il SSN alla tragica condizione attuale. In fondo è normale visto che è la medesima vecchia “burocrazia ministeriale e regionale”attuale che lo ha impostato!
Ma sarebbe molto grave, come traspare da alcuni recenti interventi nel Forum QS, se questa urgente riflessione si immiserisse in una prospettiva di discussione nella cosiddetta “sinistra” per costruire solo in questo campo la proposta per il futuro.
Grandissime sono le responsabilità rispetto alla tragica situazione attuale di politici, amministratori e tecnici di questa parte politica a livello nazionale, regionale e locale: ricordiamo la modifica del Titolo V fatta con superficialità e fretta solo da questa parte che ha prodotto enormi danni al SSN. Esempio paradigmatico è il fallimento evidente delle gestioni regionali ed aziendali.
Questo ha condotto a una situazione tipo Arlecchino delle garanzie e delle prestazioni offerte qua e là agli Italiani, senza alcun rispetto né scientifico né epidemiologico o demografico dei reali bisogni e delle reali potenzialità di efficacia di quegli interventi. E il fallimento delle gestioni regionali ed aziendali coinvolge ovviamente anche quelle non di sinistra che hanno simmetricamente partecipato a far crescere Arlecchino.
Dobbiamo far partecipare tutto il mondo della sanità privata senza una pregiudiziale politica ma su elementi tecnico-organizzativi e finanziari trasparenti. E dobbiamo, come dice Cavicchi, rivedere profondamente i privilegi garantiti fino ad oggi ad iniziative del settore “integrativo”, che pure può avere un suo ruolo.
Le tematiche epidemiologiche e sociali sono molto diverse da quelle degli anni ’60 del secolo scorso, come pure molto diverse sono le potenzialità e metodologie di prevenzione cura che la ricerca e la tecnologia ci offre oggi.
E molto diverse sono le qualità professionali che sono in campo per l’efficacia del SSN ma in particolare è profondamente diverso l’atteggiamento di consapevolezza da parte dei cittadini dei Diritti che debbono esser rispettati in termini di trasparenza, efficacia, tempestività ed eguaglianza.
Potrebbe esser in fondo abbastanza facile impostare una seria e profonda revisione del SSN, delle sue norme e strutture organizzative, se, con onestà intellettuale e competenza, si lavorerà su questi temi coinvolgendo tutti i contributi.
Alessandro Giustini
Già Presidente della Società Italiana e della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa
Leggi gli altri interventi al Forum: Cavicchi, L.Fassari, Palumbo, Turi, Quartini, Pizza, Morsiani, Trimarchi, Garattini e Nobili, Anelli.