Cresce sensibilmente il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 47° settimana del 2022, infatti, l’incidenza è pari a 12,9 casi per mille assistiti (9,5 nella settimana precedente). È quanto riporta il nuovo bollettino Influnet curato dall’Iss relativo alla settimana dal 21 al 27 novembre.
Negli ultimi sette giorni i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 762.000, per un totale di circa 2.552.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente).
Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è a 25,02 nella fascia 15-64 anni a 10,10 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,04 casi per mille assistiti.
“Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori”, si legge nel report che segnala come in tre Regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria) l’incidenza ha superato la soglia del livello di entità molto alta (17,36 casi per mille assistiti).
Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 29 (4%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 126 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare: 63 RSV, 36 Rhinovirus, 11 virus Parainfluenzali, 8 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 6 Adenovirus e 2 Metapneumovirus.
Il confronto con il dicembre 2021. A confronto con lo scorso anno nella stessa settimana si rileva il balzo della presenza di campioni positivi ai virus influenzali: a dicembre 2021 solo lo 0,8% dei campioni analizzati risultava positivo all'influenza a fronte dell'attuale 38,3%.
L.F.