Prosegue la crescita del numero dei casi diagnosticati di Covid. L'incidenza sale a 504 ogni 100.000 abitanti rispetto 441 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono salgono le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è sale al 2,4% rispetto all’1,8% della scorsa settimana. Sale anche il numero dei pazienti in Area non critica che si attestano all’10% rispetto all’8% della settimana precedente. In crescita anche l’indice Rt che si attesta a 1,30 rispetto all’1,18 della precedente rilevazione. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 504 ogni 100.000 abitanti (07/10/2022 -13/10/2022) vs 441 ogni 100.000 abitanti (30/09/2022 -06/10/2022)
Nel periodo 21 settembre–04 ottobre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente, ma si trova ancora oltre la soglia epidemica: Rt=1,20 (1,17-1,24) al 04/10/2022 vs Rt=1,28 (1,23-1,32) al 27/09/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 ottobre) vs 1,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 ottobre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 ottobre) vs 8,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 ottobre).
Otto Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, di cui 7 per la presenza di molteplici allerte di resilienza, ai sensi del DM del 30 aprile 2020; altre 12 sono a rischio moderato, solamente una è classificata a rischio basso. Diciotto Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Otto Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 12%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%).