Continua senza sosta la crescita del numero dei casi diagnosticati di Covid. L'incidenza sale a 441 ogni 100.000 abitanti rispetto 325 della precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono stabili le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è sale all’1,8% rispetto all’1,4% della scorsa settimana. Sale anche il numero dei pazienti in Area non critica che si attestano all’8% rispetto al 6% della settimana precedente. In crescita anche l’indice Rt che si attesta a 1,18 rispetto all’1 della precedente rilevazione. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia
Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 441 ogni 100.000 abitanti (23/09/2022 -29/09/2022) vs 325 ogni 100.000 abitanti (30/09/2022 -06/10/2022)
Nel periodo 14 settembre–27 settembre 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 0,98-1,52), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia. Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento ed oltre la soglia epidemica: Rt=1,28 (1,23-1,32) al 27/09/2022 vs Rt=0,95 (0,90-1,00) al 20/09/2022..
Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 1,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 ottobre) vs 1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 8,2%% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 ottobre) vs 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 22 settembre).
Sei Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza, una Regione è non valutabile, status equiparabile al rischio alto, ai sensi del DM del 30 aprile 2020; le restanti 14 sono a rischio moderato. Tutte le Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sette Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (12% vs 11%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (53% vs 54%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%).