Occorre puntare per il personale del Servizio Sanitario Nazionale alla salute totale dei lavoratori (Total Worker Health TWH) con politiche, programmi e pratiche che integrano la protezione dai rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro con la promozione degli sforzi di prevenzione degli infortuni e delle malattie per migliorare il benessere dei lavoratori, introdotte dal NIOSH, organismo americano che si interessa della salute e sicurezza sul lavoro, creato dall'Occupational Safety and Health Act nel 1970.
L’opportunità di una Total Worker Health è infatti inserita tra i 14 progetti nell’ambito salute, ambiente, biodiversità e clima, che hanno una dotazione di 21 milioni di euro, nel Piano complementare PNRR, le cui manifestazioni di interesse possono essere proposte fino al 10 agosto 2022.
Non a caso tra i soggetti ammissibili al finanziamento sono previste, al primo posto, proprio le ASL e le Aziende Ospedaliere, oltre, poi, a IRCCS, IIZZSS, Agenas, Inail, Regioni e Province autonome, a dimostrazione che nel comparto sanità occorre una particolare attenzione per i lavoratori, chiamati molto spesso a lavori stressanti o “usuranti”, come ha precisato il Ministro della Salute Roberto Speranza. Anche le Università, gli Enti di ricerca pubblici, gli Enti del terzo settore ed i soggetti privati che rispettano la normativa europea relativa agli aiuti di Stato, sono stati inclusi tra i soggetti candidabili.
“Si tratta di un’ottima opportunità, più unica che rara per il comparto sanitario, ha detto Filippo Anelli, presidente FNOMCeO, se si considera che l'approccio Total Worker Health (TWH) dà la priorità a un ambiente di lavoro privo di rischi per tutti i lavoratori e riunisce inoltre tutti gli aspetti del lavoro in interventi integrati che affrontano collettivamente la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori”.
Secondo Tiziana Frittelli, presidente Federsanità: “I tradizionali programmi di sicurezza sul lavoro e protezione della salute sarsnno concentrati principalmente sull'assicurare che il lavoro sia sicuro e che i lavoratori siano protetti dai danni che derivano dal lavoro stesso. TWH si basa su questo approccio riconoscendo che il lavoro è un determinante sociale della salute.”
Fattori legati al lavoro come salari, orari di lavoro, carico di lavoro, interazioni con colleghi e supervisori e accesso a congedi retribuiti influiscono sul benessere dei lavoratori, delle loro famiglie e delle loro comunità. La visione a lungo termine del programma TWH è quella di proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori e di promuovere il loro benessere creando un lavoro più sicuro e salutare.
Mantenere i lavoratori al sicuro è il fondamento su cui si ottiene la salute totale dei lavoratori e l'approccio TWH offre un modello olistico per migliorare la sicurezza, la salute e il benessere della forza lavoro. Lo fa attraverso un’analisi integrata che dà priorità alla sicurezza e allo stesso tempo si impegna in altri sforzi sul posto di lavoro (ad esempio, progettazione di un lavoro sano, formazione e sviluppo dei dipendenti, sforzi di prevenzione di infortuni e malattie) per migliorare il benessere generale dei lavoratori.
Coloro che desiderano avviare programmi di lavoro efficaci devono prima considerare i principi di sicurezza e salute sul lavoro che sono dedicati alla sicurezza dei luoghi di lavoro e alla protezione dei lavoratori, indispensabile soprattutto nella sanità.
Al centro, il programma TWH mira a avvantaggiare i lavoratori e migliorare il benessere dei lavoratori informando la progettazione del lavoro e delle condizioni di lavoro in un modo che dia la priorità alla sicurezza e migliori i risultati fisici e psicologici.
L'evidenza suggerisce che i fattori di rischio sul posto di lavoro possono contribuire a problemi di salute precedentemente considerati estranei al lavoro. Ad esempio, ci sono fattori di rischio legati al lavoro per l'obesità [Luckhaupt et al. 2014; Nobrega et al. 2015], disturbi del sonno [Caruso 2013], malattie cardiovascolari [CDC 2014], depressione [Arcuria et al. 2014; Rayens e Reed 2013; Wusin et al. 2014] e altre condizioni di salute come aggressioni e violenze.
Domenico Della Porta