Cresce ancora l’incidenza settimanale che tocca i 1.158 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 1.071 della precedente rilevazione. Scende invece l’indice Rt a 1,34 rispetto all’1,40 della scorsa rilevazione. Un segnale questo di come il picco sia vicino e nei prossimi giorni si attende l'inizio della discesa. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono in aumento le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 3,9% rispetto al 3,5% di sette giorni fa. Salgono anche i pazienti in Area non critica che si attestano al 15,8% rispetto al 13,3% della scorsa settimana. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale Covid curato dall’Iss.
Una crescita costante di quasi tutti gli indicatori con una preoccupazione in più per i ricoveri che in area non critica sono superiori alla soglia del 15% in 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta). Disagi più marcati in Umbria dove i letti sono occupati al 40,6% da pazienti Covid e in Calabria al 30,4%.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 1158 ogni 100.000 abitanti (08/07/2022 -14/07/2022) vs 1071 ogni 100.000 abitanti (01/07/2022 -07/07/2022).
Nel periodo 22 giugno – 5 luglio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,34 (range 1,30-1,40), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, ma oltre la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso in diminuzione, anche se ancora sopra la soglia epidemica: Rt=1,15 (1,12-1,17) al 05/07/2022 vs Rt=1,24 (1,21-1,28) al 28/06/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 luglio) vs 3,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 luglio) vs 13,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 luglio)
Nessuna Regione/PA è classificata a rischio basso. Tredici Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 (cinque di queste ad alta probabilità di progressione), mentre 8 Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’ISS.
Diciannove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Sette Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (11% vs 10% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39% vs 41%), e in aumento la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (50% vs 49%).