Comincia a scendere la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali. Lo rileva il nuovo rapporto Influnet dell’Iss pubblicato oggi e relativo alla quattordicesima settimana del 2022 (4-10 aprile) e che segnala un livello medio di incidenza pari a 4,61 casi per mille assistiti a fronte del 5,67 della settimana scorsa.
L’incidenza è in calo in tutte le fasce di età, soprattutto nei bambini sotto i 5 anni. In particolare nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 14,80 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,99 nella fascia 15-64 anni a 4,06 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,97 casi per mille assistiti.
In quasi tutte le Regioni l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è ancora sopra la soglia basale di 3,6 casi per mille assistiti, tranne in P.A. di Bolzano, Veneto, Lazio, Molise, Basilicata e Sardegna che hanno tassi di incidenza inferiori.
L‘analisi virologica. Nella quattordicesima settimana di sorveglianza virologica del 2022 si registra un ulteriore decremento nella proporzione dei campioni risultati positivi all’influenza (24,8%), rispetto alla settimana precedente (13% dall’inizio della sorveglianza). Nel complesso, dall’inizio della stagione 2021/2022, sono stati identificati 1.486 virus influenzali di tipo A e 5 di tipo B. Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 è prevalente.
Il totale dei casi stimati e il confronto con gli anni precedenti. I casi stimati di sindrome simil-influenzale nella 14ª settimana di osservazione del 2022, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 273.000, per un totale di circa 5.982.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Nella stagione 2019-20 (ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale di sindromi simil-influenzali), in questa stessa settimana, il livello di incidenza era pari a 1,12 casi per mille assistiti inferiore a quello osservato nell’attuale stagione (4,61).