Continua, seppur lentamente la discesa dell’epidemia L’incidenza settimanale si attesta a 717 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 776 della precedente rilevazione. Anche l’indice Rt mostra un calo e si attesta a 1 rispetto all’1,15 della settimana scorsa. Per quanto riguarda l’occupazione dei letti sono in lieve calo le terapie intensive: a livello nazionale il tasso è al 4,2% rispetto al 4,7% di sette giorni fa. Continuano a salire lievemente invece i pazienti in Area non critica che dal 15,5% della scorsa settimana salgono al 15,6%. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale curato dall’Iss.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
In calo l’incidenza settimanale a livello nazionale: 717 ogni 100.000 abitanti (08/04/2022 -14/04/2022) vs 776 ogni 100.000 abitanti (01/04/2022 -07/04/2022).
Nel periodo 16 – 29 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1 (range 0,94 – 1,09), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente e si colloca al di sotto della soglia epidemica: Rt=0,92 (0,9-0,94) al 05/04/2022 vs Rt=1,03 (1,00-1,05) al 29/03/2022.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 4,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) vs 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 14 aprile) vs il 15,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile)
Una Regione/PA è classificata a rischio Alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Otto Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto; le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020.
Sedici Regioni/PPAA riportano almeno una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PA riportano molteplici allerte di resilienza.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (12% vs 13% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 38%), mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (47% vs 48%).