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Inmp. È online la prima banca dati “ReSPES” che valorizza l’equità nella salute pubblica


Presentata oggi l'iniziativa dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp).Premiati i migliori tre interventi di sanità pubblica, tra i 40 valutati, che presentano significativi risultati in favore dell’equità nella salute. IL REPERTORIO

11 FEB - Si è conclusa la prima valutazione degli interventi di buona sanità nel campo della lotta alle disuguaglianze e alle discriminazioni nella salute fisica e mentale ideata e condotta dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP).
 
La banca dati si chiama ReSPES che sta per “Repertorio degli interventi di Sanità pubblica orientati all’Equità nella Salute” e cataloga i progetti di intervento sanitario caratterizzati da un forte impegno per l’eliminazione di ogni barriera di accesso alle prestazioni e di discriminazione nell’esercizio del diritto alla salute.
 
Tra gli interventi giudicati raccomandabili, sono stati selezionati i migliori tre, per la prevenzione primaria, secondaria e terziaria, ai quali è stata consegnata una targa da parte di Livia Turco, già Ministro della Salute e Ministro delle politiche sociali e attuale Presidente del Consiglio d’Indirizzo dell’INMP.
 
Tra i premiati anche la Magnifica Rettrice Antonella Polimeni per conto de La Sapienza Università di Roma.
 
Per Livia Turco, che ha aperto la premiazione, “Con questa iniziativa l’INMP fa un altro passo in avanti nel suo essere eccellenza in sanità pubblica, perché ci ha fatto vedere esperienze straordinarie di presa in carico delle persone, dove la competenza si unisce a tanta umanità. Una presa in carico che dimostra quanto partire dagli immigrati, dalle persone povere e fragili possa rappresentare un esempio reale di buona sanità: una sanità che possa andare incontro alle persone e servire a tutti”.
 
“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti da questo primo anno di attività del ReSPES. La raccolta e la valutazione degli interventi, secondo la metodologia dell’efficacia, la sostenibilità e la trasferibilità, hanno concretamente consentito di individuare e raccontare le eccellenze della sanità pubblica, come le tre che abbiamo avuto l’onore di premiare oggi”, ha dichiarato Concetta Mirisola, Direttore Generale INMP.
 
“Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è quello di costruire reti di eccellenza, che ci permettano di realizzare futuri programmi di co-progettazioni, attraverso interventi di qualità e con impatti positivi dimostrati, e lavorare insieme a professionisti e realtà del mondo della salute attive e capaci sul piano del contrasto delle disuguaglianze”.
 
Gianfranco Costanzo, Direttore Sanitario INMP e Referente ReSPES, ha proseguito nella presentazione del repertorio: “Il ReSPES è importante perché fornisce ai decisori politici e ai finanziatori uno strumento di accountability pubblica, attraverso il quale gli investimenti possono confluire sui progetti che hanno maggiore probabilità di riuscire in un quadro di sostenibilità e di trasferibilità ad altri contesti territoriali. L’utilizzo del ReSPES da parte di fondi di finanziamento nazionali e regionali può pertanto anche contribuire alla riqualificazione della spesa in sanità pubblica, specie laddove vengano perseguiti obiettivi di equità”.
 
“I tre progetti selezionati non hanno solo superato il vaglio rigoroso dell’efficacia, la sostenibilità e la trasferibilità, ma sono stati riconosciuti come eccellenti per le loro potenzialità di replicazione e di impatto nella salute e nel contrasto delle disuguaglianze” ha concluso il Prof. Fabrizio Faggiano, Coordinatore del Comitato Esperti Valutatori del ReSPES.
 
La Magnifica Rettrice  Antonella Polimeni, a cui l’On.le Turco ha consegnato il premio, ha dichiarato: “Questo riconoscimento mi rende molto orgogliosa perché rappresenta il coronamento dell’impegno del gruppo di lavoro che ho coordinato in tale direzione ma soprattutto perché è la conferma che modelli di questo genere possono essere integrati nel sistema di accoglienza con l’obiettivo di elevarne gli standard e, più in generale, rendere maggiormente efficaci le politiche di sanità pubblica a favore dei cittadini stranieri, in una logica di intervento che assicuri la sinergia tra istituzioni e valorizzi le esperienze positive”.
 
I tre obiettivi del ReSPES
1. promuovere l’adozione di obiettivi, metodi e tecniche orientati all’equità nella progettazione e nell’attuazione degli interventi di sanità pubblica;
 
2. favorire un incremento della qualità di tali interventi, sia sul piano della riduzione delle diseguaglianze di salute, sia sul piano dell’efficacia nella prevenzione e nel contrasto dei fattori di rischio;
 
3. indirizzare le risorse disponibili su progetti di salute pubblica che abbiano buone chance di impatto positivo, evitando la dispersione di risorse grazie alla disponibilità di informazioni organizzate e verificate non solo sulla dimensione dell’efficacia degli interventi, ma anche su quella della loro sostenibilità e trasferibilità ad altri contesti.
 
Una banca dati utile anche per ottimizzare gli investimenti in sanità
Il Repertorio, da oggi online con i primi 40 interventi selezionati sui 54 valutati, potrà essere di aiuto ai decisori e finanziatori in sanità pubblica, consentendo loro di indirizzare le risorse a disposizione verso modelli ed esperienze scientificamente validate e, quindi, con maggiore ritorno in termini di risultati, così come a indentificare le aree di intervento più presidiate e quelle, invece, più bisognose di investimenti.
 
La collaborazione con i pazienti, i volontari e i professionisti della salute
Il Repertorio consentirà, inoltre, di condividere le esperienze segnalate con le associazioni dei pazienti, gli enti del terzo settore, le società scientifiche e le organizzazioni professionali della sanità, al fine di costituire un positivo benchmark per lo sviluppo di servizi orientati all’equità su tutto il territorio nazionale.
 
Il Repertorio e la formazione professionale delle buone pratiche
Le esperienze valutate positivamente potranno essere ulteriormente valorizzate con la produzione di esperienze formative ad hoc, arricchendo così gli attuali programmi di formazione ECM dell’INMP rivolti agli operatori sanitari, grazie al potenziale coinvolgimento attivo degli Ordini professionali e delle Società scientifiche interessati alla tematica dell’equità nella salute.
 
Gli interventi selezionati
Alla conclusione del bando pubblico 2021 sono state compilate e inviate al ReSPES per valutazione 54 schede di intervento da 51 soggetti diversi. Si tratta di soggetti pubblici nella metà dei casi, provenienti da 13 Regioni diverse, ma per lo più da Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia, con una significativa presenza di interventi presentati dalla Provincia Autonoma di Bolzano (la percentuale registrata da tali interventi, l’11%, è alta se rapportata alla popolazione dell’area).
 
In quasi la metà dei casi si tratta di iniziative di prevenzione primaria, 34 di esse sono azioni realizzate nell’ambito della facilitazione dell’accesso ai Servizi Sanitari e 11 hanno impattato su condizioni di salute fisica e mentale dell’utenza servita.
 
Per la categoria Prevenzione primaria è stato selezionato l’intervento "I'M GREAT. UN'APP PER LA SALUTE PER TUTTI”, dove "I'm great" è l'anagramma della parola inglese “migrate”. È un intervento promosso dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi, che ha avuto luogo tra settembre del 2017 e dicembre 2021 nel territorio lodigiano.
 
Si tratta di una campagna informativa per le popolazioni migranti circa l’adozione di buone abitudini di cura della propria salute. Tale campagna è stata realizzata sia attraverso un ipertesto accessibile dai siti web dell’ASST di Lodi e del Liceo Gandini della stessa Provincia, dai canali Facebook, Instagram, Linkedin e YouTube, sia su canali istituzionali e i mezzi di stampa locali.
 
Questo progetto è stato giudicato il miglior intervento di prevenzione primaria perché persegue efficacemente il potenziamento dell'health literacy delle popolazioni migranti attraverso un'azione che è il risultato di un sostanziale stakeholder engagement in tutte le fasi di realizzazione dell'intervento.
 
Il premio è stato ritirato dalladottoressa Barbara Grecchi per conto dell’Azienda SocioSanitaria Territoriale di Lodi.
 
Tra gli interventi di prevenzione secondaria, poi, è stato scelto “PROTECT (Patologie del distRettO TEsta-Collo nei migranTi). Dalla formazione degli operatori alla diagnosi precoce e presa in carico del paziente: Network Odontoiatrico, Oftalmologico, Otorinolaringoiatrico, Maxillo-Facciale”.
 
Il progetto è stato promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I - Sapienza Università di Roma dall’ottobre 2018 a settembre 2021.
 
Si tratta di un intervento realizzato presso i centri di accoglienza della provincia di Roma con lo scopo primario di intercettare i primi stadi delle patologie della regione testa-collo prima che esse provocassero sintomi gravi.
 
La cura delle carie allo stato iniziale, la rimozione di focolai infettivo-infiammatori e la diagnosi precoce di neoplasie o lesione pre-neoplastiche sono stati gli obiettivi del progetto PROTECT.
 
Questo intervento è stato giudicato meritevole del premio perché sono stati realizzati percorsi a bassa soglia per i migranti attraverso un ventaglio di soluzioni sostenibili di medicina di prossimità. I servizi sono stati, infatti, realizzati presso i centri di accoglienza e presso le associazioni culturali. È stato, inoltre, usato anche un mezzo mobile per le visite. A questo si aggiunge, infine, anche il canale di telemedicina.
 
Il premio è stato ritirato dalla Magnifica Rettrice Antonella Polimeni per conto di Sapienza Università di Roma.
 
Infine, quale miglior intervento tra quelli a prevalente natura di prevenzione terziaria, è stato scelto “C. O. S. M. I. C.- Coro e Orchestra per la Salute Mentale e l’Integrazione Comunitaria” un intervento realizzato dall’Associazione ALCHIMIA APS di Grottaferrata (RM) nel territorio della ASL RM 6 (composto da 21 Comuni) da novembre 2012 a dicembre 2020. Si tratta di un intervento terapeutico-riabilitativo risocializzante, rivolto alle persone con problemi di salute mentale e di disabilità, realizzato attraverso il loro coinvolgimento alle attività della SBAND, una banda musicale.
 
Questo intervento è stato giudicato il migliore nella categoria prevenzione terziaria perché, con un approccio multidisciplinare, ha realizzato la risocializzazione come componente del processo riabilitativo.
 
Particolare elemento di plauso è costituito, poi, dall’attenzione mostrata nel perseguire un incremento della quantità e della qualità delle relazioni sociali attraverso l'organizzazione di concerti e la partecipazione della SBAND a iniziative sociali territoriali.
 
Il premio è stato ritirato dal dott. Paolo Cori e dal dott. Giulio Ferrante per conto di Associazione Alchimia.

11 febbraio 2022
© Riproduzione riservata

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