Ogm. Ministero della Salute: “Alimenti sicuri”. Su 935 campioni, 3 sopra il limite soglia”
I campioni positivi oltre il limite di tolleranza (0,9%) appartenevano ai 41 afferenti ai controlli sull’importazione. Si trattava comunque di tracce. E uno dei campio era già etichettato come contenente Ogm. Tra i controlli sul territorio, invece, nessun campione è risultato oltre i limiti soglia. Il rapporto del ministero.
26 LUG - "La presenza di Ogm, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata e a livello di tracce” e i risultati per il 2011 del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti “da una parte confermano la crescente consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, dall’altra confermano l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto”.
È questo il messaggio che il ministero della Salute diffonde a commento dei dati contenuti nel Rapporto 2011 sul Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti, che il ministero della salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli Ogm e l’Istituto superiore di sanità predispone ogni tre anni.
Esaminando i dati relativi al 2011, ultimo anno di programmazione del triennio 2009-2011, la valutazione generale dei risultati è “positiva”, sia dal punto di vista della numerosità dei campionamenti, che di percentuale di non conformità. Infatti, il numero totale di campioni analizzati ed elaborati, è di 894 sul territorio mostrando un incremento numerico rispetto alle previsioni dei controlli del Piano nazionale. Non è stata rilevata alcuna non conformità relativa alle disposizioni di etichettatura per gli Ogm autorizzati sul territorio e nelle 44 positività rilevate, che indicano la presenza di tracce di Ogm, erano al di sotto del limite della soglia di tolleranza dello 0,9% deciso a livello comunitario (“il numero delle positività – ricorda il ministero – non corrisponde necessariamente al numero di campioni positivi, in quanto più positività, rispetto a diversi eventi di trasformazione, possono essere riscontrate nello stesso campione).
Relativamente all’importazione, si evidenzia che, sebbene il Piano nazionale ponga un particolare accento su tale fase, nel corso del 2011 i campionamenti risultano essere stati 41, un numero inferiore, sia rispetto a quello stabilito per gli Uffici periferici nello stesso Piano nazionale, sia rispetto all’anno precedente. Le positività riscontrate sono state 10, ma 5 con valori sotto lo 0.9%. Le altre 5 positività oltre il limite soglia riguardavano tre campioni, ma uno era comunque già etichettato come contenente Ogm. Mentre per gli altri due campioni, biscotti e farina mista, risultati non conformi per quanto riguarda l’etichettatura dei prodotti interessati, le Autorità di controllo (USMAF di Venezia) hanno prescritto agli operatori di etichettare il prodotto, ai fini della commercializzazione, secondo quanto previsto dalla specifica norma.
“La percentuale maggiore di positività, nonché il riscontro delle sole due non conformità, evidenziate nei campioni prelevati sull’importazione, rispetto a quelle riscontrate sul territorio – spiega il ministero -, confermano che l’importazione rimane un punto fondamentale nella catena dei controlli ufficiali”.
In definitiva, fa sapere il ministero, “la presenza di Ogm, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata e a livello di tracce”.
26 luglio 2012
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Studi e Analisi