Dg Asp. Da commissione Affari Istituzionali via libera alle nomine
Le designazioni della Giunta sono state approvate con 5 voti a favore (Coalizione di Maggioranza) 4 contrari (M5S) e 3 astenuti (Pd e Cento Passi per la Sicilia). Per Pellegrino (Fi), “spianata la strada verso un percorso più trasparente e lineare”, ma il per il M5S “avallato il disastro, con nomine non presentano nessuna novità rispetto al passato e nessuna candidatura di manager che arrivano fuori dalla Sicilia”.
10 GEN - La Commissione Affari Istituzionali all’Ars ha dato il via libera ieri alle nomine dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere scelti dalla giunta di Governo. Con 5 voti a favore (Coalizione di Maggioranza) 4 contrari (M5S) e 3 astenuti (Pd e Cento Passi per la Sicilia), le designazioni sono state approvate.
Piena soddisfazione da parte del Presidente della Commissione, Stefano Pellegrino (Fi), per il quale “le nomine approvate spianano la strada verso un percorso più trasparente e lineare, dettato da procedure concorsuali, che premiano la competenza e la professionalità. Ringrazio i membri della Commissione che ho l'onore di presiedere perché - conclude Pellegrino - con un atto di buon senso e responsabilità, hanno permesso di avviare un processo di riforma di un settore cruciale come quello sanitario”.
Di opinione contraria il M5S. “Senza l’ormai abituale soccorso del Pd e quello di Fava, che si sono astenuti, le nomine dei manager della Sanità sarebbero state bocciate. La maggioranza, infatti, oggi non aveva in Prima commissione i numeri per approvarle. Non ci meraviglia affatto l’ormai canonico operato del Partito democratico, che, evidentemente, avrà il suo tornaconto in sede di collegato alla Finanziaria. Ci lascia perplessi, e non poco, l’operato di Fava”, affermano in una nota i deputati del M5S all’Ars, componenti della commissione Affari istituzionali
Gianina Ciancio, Elena Pagana. Giancarlo Cancelleri e Matteo Mangiacavallo.
Per il capogruppo M5S e componente della commissione Salute, Francesco Cappello, “queste nomine non presentano nessuna novità rispetto al passato. L’unica che poteva esserci è stata uccisa in culla: sono state cassate in partenza le candidature dei manager che arrivano fuori dalla Sicilia, a dispetto dei loro curricula di spessore e della provenienza da aziende con bilanci in attivo”.
“Il soccorso del Pd e di Fava – conclude Cappello – è un grande favore fatto al governo, che viene messo al riparo di ulteriori pareri relativi alle nomine. In questa Finanziaria, infatti, potrebbe essere approvato un emendamento della sesta commissione che prevede il passaggio delle nomine dei manager dalla stessa commissione”.
10 gennaio 2019
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