Asp Catania. Nessuna chiusura per il presidio ospedaliero di Giarre
Lo ha confermato il direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco nel corso di un sopralluogo tecnico al 'San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro’. “La struttura è imprescindibile, ma vogliamo contribuire a definire un modello funzionale, sostenibile e moderno di assistenza ospedaliera”.
03 APR - d="cke_pastebin"> “Nessun programma regionale né della Asp di Catania ha mai deciso la chiusura della struttura del Presidio Ospedaliero di Giarre. Anzi. È oggi imprescindibile, con l’ormai prossima definizione della nuova rete, un suo impiego adeguato”.
È quanto ha affermato questa mattina il direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco nel corso di un sopralluogo tecnico al “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” finalizzato alla definizione delle proposte di adeguamento della struttura.
“Ho rappresentato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale gli interventi tecnici propedeutici a garantire una migliore fruizione della struttura”, ha detto Giammanco. “Le nostre proposte, che vogliamo condivise con il territorio, saranno presentate al vaglio dell’Assessorato regionale alla Salute che ha chiaramente espresso la volontà di riprogettare adeguatamente l’Ospedale di Giarre. In piena adesione alle indicazioni e nel rispetto dei tempi che ci verranno dati dall’assessore Razza vogliamo contribuire a definire un modello funzionale, sostenibile e moderno di assistenza ospedaliera”.
Nel corso dell’incontro con le autorità locali si è parlato anche dei servizi di Anestesia e medicina.
“In merito alla paventata limitazione inerente la presenza degli anestesisti è stata ribadita l’importanza che venga garantito un presidio settimanale con la presenza degli anestesisti da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e il sabato dalle ore 8.00 fino alle ore 14.00”, ha detto il sindaco di Giarre Angelo D’Anna. “Ci è stato confermato, inoltre, che il primario di Medicina generale rimarrà ad operare a Giarre in quanto la necessità avanzata dalla direzione dell’Asp di Catania era di utilizzare tale professionista anche a scavalco presso il medesimo reparto di Acireale”.
03 aprile 2018
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