La Fondazione degli Omceo siciliani. Da Enti ausiliari dello Stato a sussidiari?
16 FEB -
Gentile Direttore,
la Riforma degli Ordini Professionali attualmente in “discussione” parlamentare mette in evidenza la non volontà istituzionale, a tutti i livelli, di attuare una vera e profonda riorganizzazione ordinistica. È necessario evidenziare come attualmente gli Ordini Professionali, in questo caso quello dei Medici, si stiano trasformano subendo una sorta di metamorfosi ovidiana in cui gli autori (Bianco e Silvestro) ricorrono ... alla tecnica del racconto ad incastro, per cui da una vicenda si trapassa nell’altra seguendo le mutazioni dei protagonisti......protagonisti che mutano ma rimangono sempre lì con compiti ed interessi che esulano dal vero indirizzo che un ordine professionale dovrebbe avere.
La proposta di legge sulla riforma degli ordini prevede de facto il rinsaldare e la estensione del corporativismo con esiti (se venisse approvata) oserei dire catastrofici, non più enti ausiliari dello stato ma sussidiari per cui in base al principio di sussidiarietà gli ordini potrebbero svolgere compiti amministrativi in luogo e per conto dello Stato, questo è
quanto scrive Ivan Cavicchi in suo recente articolo ed è in Sicilia che si avvera!
Si avvera con
la creazione della Fondazione e con il messaggio del Presidente Amato che dichiara “che l'Ordine sarà un ente sussidiario dello Stato”!
Infatti la proposta di legge anziché preoccuparsi di risolvere i problemi dei cittadini e delle professioni definendo una deontologia all’altezza dei tempi punta a cambiare semplicemente i propri compiti e la propria mission ma solo per allargare il proprio potere istituzionale.
Con l’ordine ente sussidiario dello Stato si potranno trasferire molte funzioni oggi in capo al ministero della Salute e alle università, senza porre come sempre il problema sulle incompatibilità e sulla trasparenza.
In Sicilia, sempre all'avanguardia, si sta già attuando ciò con una riforma autoctona degli Ordini dei Medici, con la creazione della Fondazione Omceo senza una preliminare condivisione dell’iniziativa con l’Assemblea degli iscritti, chiamata semplicemente a ratificare la decisione in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2017 (seduta del 16 Gennaio 2017).
A tale Fondazione sarebbero demandate (e quindi esternalizzate) numerose delle competenze oggi poste in capo alle istituzioni ordinistiche, che verrebbero quindi svuotate di molte delle loro prerogative.
Il Consiglio di Amministrazione (CdA) che gestirà la Fondazione, cui gli OMCeO siciliani conferiranno annualmente una quota proporzionale al loro numero di iscritti (159.000 euro per il solo OMCeO di Palermo), sarebbe composto in maggioranza dagli attuali Presidenti degli OMCeO, non nella loro qualità, ma come persone fisiche e fondatori.
Gli attuali Presidenti manterrebbero l’incarico “a vita”, quindi, essendo fondatori del CdA della Fondazione, che sarebbe gestita dagli stessi anche in caso di perdita della carica di Presidenti.
Nessuno degli Iscritti è a conoscenza di uno Statuto della neonata Fondazione, che per correttezza deontologica avrebbe dovuto essere discusso in sede assembleare, per quantomeno conoscerne scopi e finalità.
Filippo Giannobile
FpCgil Medici Palermo
Coordinatore Nazionale Medici di Famiglia
16 febbraio 2017
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