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Sicilia. "Commissariate la sanità regionale". E' l'appello dei giovani medici e dei professionisti sanitari

L'iniziativa lanciata anche a seguito delle dimissioni dell’assessore Borsellino. “Nonostante gli sforzi nel segno della discontinuità prodotti da qualche singolo tecnico o politico, persistono iniziative di parte che non mirano a tutelare professionalità e cittadini, ma ad alimentare clientele funzionali ad interessi esterni”. LA PETIZIONE

09 LUG - “Commissariate la sanità siciliana”. È questo l’appello rivolto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed al Ministro della Salute dai Giovani Medici e dai professionisti della sanità siciliana. Un appello sottoscritto da un centinaio di persone e condiviso sul web in forma di petizione aperta a tutti gli operatori della sanità siciliana. Una iniziativa nata anche a seguito delle recenti vicende che hanno portato alle dimissioni dell’Assessore Borsellino dal Governo della Regione Siciliana.

“Consci che le scelte di oggi ricadranno sulle generazioni presenti e future – scrivono i giovani medici e i professionisti della sanità siciliana nella petizione -, con la presente, quale concreto segnale di speranza per i cittadini ed i professionisti della sanità siciliana, chiediamo alle SS.VV.II. di volere adoperarsi, per quanto nelle rispettive prerogative conferite dalla legge, al fine di disporre tutti gli adempimenti utili a procedere all’immediato commissariamento della Regione Siciliana con particolare riferimento al comparto della sanità”.

Per i giovani medici e gli altri professionisti che hanno sostenuto l'iniziativa, infatti, “la persistente adozione di iniziative di parte, a discapito delle politiche di pianificazione e di programmazione in tema di sanità e salute, nonostante gli sforzi nel segno della discontinuità prodotti da qualche singolo tecnico o politico ‘illuminato’, ha alimentato un cortocircuito tale da condizionare le scelte non più in base alle capacità e competenze dei professionisti ed alla tutela del diritto alla salute dei cittadini, bensì in funzione dell’obiettivo preminente di alimentare clientele funzionali ad interessi esterni, per non dire configgenti con le esigenze dei portatori di interesse”.

Per i firmatari della petizione, “l’esperienza dimostra come non basti portare ai vertici del sistema una persona di specchiata professionalità e di profonda integrità umana e morale per segnare una definitiva inversione di tendenza nelle politiche sanitarie, laddove, di contro, vengano al contempo posti negli snodi del sistema salute degli interlocutori inclini a soddisfare l’interesse di parte e non quello della collettività. La classe dirigente che, ad oggi, ha governato la sanità siciliana ha dimostrato inesorabilmente tutti i suoi limiti”.

09 luglio 2015
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