Infezioni respiratorie. Ritardare gli antibiotici è sicuro ed efficace
di Megan Brooks
Un’ampia metanalisi condotta in Gran Bretagna ha determinato che in molti pazienti con infezioni dell’apparato respiratorio si potrebbe ritardare la prescrizione di una terapia antibiotica e ottenere il successo terapeutico e la soddisfazione dei pazienti.
12 MAG -
(Reuters Health) – Secondo i risultati di un’ampia metanalisi condotta nel Regno Unito e apparsa sul
British Medical Journal, per la maggior parte dei soggetti colpiti da infezioni dell’apparato respiratorio, tra cui quelli compresi nei sottogruppi più a rischio, è possibile ritardare l’assunzione di antibiotici.
Gli studi clinici hanno ad oggi indicato che la prescrizione ritardata degli antibiotici per le infezioni dell’apparato respiratorio probabilmente è sicura ed efficace per la maggior parte dei pazienti, ma questi trial non hanno fornito sufficienti informazioni sui sottogruppi. “Questo studio ci ha permesso di mettere insieme quasi tutti i dati degli studi che hanno contribuito alla letteratura esistente. Aggregando i dati di oltre 55.000 pazienti, siamo riusciti a esaminare se vi erano particolari gruppi di pazienti che beneficiavano o erano danneggiati da una prescrizione ritardata”, afferma l’autrice principale,
Beth Stuart dell’Università del Southhampton.
L’analisi non ha mostrato differenze nella gravità dei sintomi al follow-up per gli antibiotici ritardati versus somministrati immediatamente o per gli antibiotici ritardati versus la non somministrazione. La durata dei sintomi era leggermente più lunga con gli antibiotici “ritardati” rispetto a quelli somministrati nell’immediato, ma era simile per quelli ritardati confrontati alla non somministrazione.
Le complicazioni che hanno condotto a una degenza ospedaliera o al decesso erano inferiori con gli antibiotici somministrati successivamente rispetto a una mancata somministrazione e alla loro prescrizione immediata. La soddisfazione dei pazienti era maggiore e i tassi di nuovi consulti erano inferiori con la prescrizione ritardata degli antibiotici.
“Ciò che abbiamo rilevato dovrebbe rassicurare pazienti e medici poiché i risultati indicano che la prescrizione ritardata dovrebbe essere sicura ed efficace per la maggior parte dei pazienti, anche quelli considerati a maggior rischio. Pertanto, potrebbe essere un approccio utile alla gestione degli antibiotici e un’alternativa alla prescrizione immediata”, conclude Beth Stuart.
Fonte: The BMJ
Megan Brooks
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
12 maggio 2021
© Riproduzione riservata
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