AstraZeneca. Ema: “Nostra posizione non è cambiata, benefici superano i rischi di effetti collaterali”
Dopo lo stop agli under 60 deciso ieri in Germania e le limitazioni poste da altri stati Ue, l’Agenzia europea ribadisce oggi che in ogni caso “non ci sono prove che sostengano le restrizioni sull'uso del vaccino”
31 MAR - “Il 18 marzo abbiamo detto che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superano i rischi di effetti collaterali e la nostra posizione non è cambiata”. Lo ha ribadito la direttrice esecutiva dell'Ema, l'Agenzia europea dei medicinali,
Emer Cooke in conferenza stampa dopo lo stop agli under 60 deciso in Germania e limitazioni poste da altri stati Ue.
“Siamo un'agenzia indipendente che si basa sui dati per raggiungere raccomandazioni scientifiche”, ha aggiunto specificando che “non ci sono prove che sostengano le restrizioni sull'uso del vaccino” AstraZeneca.
Cooke ha poi evidenziato che “gli esperti non sono stati capaci di identificare alcun fattore di rischio associato all'età, al genere. Non diamo controindicazioni alle donne incinte per l'uso del vaccino AstraZeneca ma consigliamo che si consultino con il loro medico prima di farsi somministrare alcun vaccino”.
Nel corso della valutazione dell'Ema sul vaccino AstraZeneca “sono stati valutati 62 casi su un'esposizione totali pari a 9,2 milioni” di vaccinati.
31 marzo 2021
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