Cicli mestruali irregolari e lunghi si associano a mortalità premature, soprattutto per chi fuma
di Lisa Rapaport
Da un nuovo studio pubblicato dal British Medical Journal è emerso che le donne con cicli mestruali irregolari o lunghi sono esposte a un rischio più elevato di morire prematuramente, soprattutto se sono fumatrici. “Cicli lunghi e irregolari sono un segno di una possibile patologia non diagnosticata, come la sindrome dell’ovaio policistico, o variazioni subcliniche nei marcatori di rischio metabolico o cardiovascolare”, osserva Jorge Chavarro, autore principale dello studio.
12 OTT -
(Reuters Health) – Un nuovo studio pubblicato dal British Medical Journal indica che le donne con cicli mestruali insolitamente lunghi o irregolari durante la loro vita riproduttiva hanno maggiori probabilità di morire prematuramente rispetto alle controparti con cicli regolari, soprattutto se fumano.
I ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston – guidati da
Jorge Chavarro – attingendo al Nurses’ Health Study II, hanno esaminato i dati relativi a 79.505 donne in premenopausa (età media 37,7 anni) senza alcun tumore, malattia cardiovascolare o diabete nell’anamnesi, che hanno fornito informazioni sulla durata dei loro cicli mestruali all’età di 14-17 anni, 18-22 anni e 29-46 anni. Durante il follow up, 1.975 donne sono decedute prima di compiere 70 anni.
Rispetto alle donne che hanno segnalato cicli mestruali molto regolari, quelle con cicli irregolari o amenorrea tra i 14 e i 17 anni, i 18 e i 22 anni e i 29 e 46 anni presentavano maggiori probabilità di morire prematuramente durante il follow-up (hazard ratio 1,18, 1,37 e 1,39).
Similmente, rispetto alle donne che hanno avuto regolarmente cicli di 26-31 giorni, quelle con cicli di 40 o più giorni o cicli troppo irregolari per essere stimati tra i 18 e i 22 anni o tra i 29 e i 46 anni avevano maggiori probabilità di morire prematuramente durante il follow-up (HR 1,34, 1,40).
“Cicli lunghi e irregolari sono un segno di una possibile patologia non diagnosticata, come la sindrome dell’ovaio policistico, o variazioni subcliniche nei marcatori di rischio metabolico o cardiovascolare”, osserva Jorge Chavarro. “Per molte donne, cicli lunghi o irregolari potrebbero non avere alcun significato particolare, ma per alcune potrebbero rappresentare una chiave per scoprire altri problemi che sostanzialmente sono responsabili della relazione osservata con la mortalità prematura”.
I risultati hanno tenuto conto di potenziali fattori confondenti come età, peso, stile di vita e anamnesi familiare. I tassi grezzi di mortalità per 1.000 persone-anno nelle donne con cicli regolari e in quelle con cicli sempre irregolari si attestavano a 1,05 e 1,23 all’età di 14-17 anni, 1,00 e 1,37 all’età di 18-22 anni e 1,0 e 1,68 all’età di 29-46 anni.
Fonte: BMJ
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
12 ottobre 2020
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