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Coronavirus. Oms sancisce che COVID-19 è una pandemia. Contagiate più di 118mila persone in oltre 110 Paesi, con 4.291 morti. Tedros: “Ma ciò che dobbiamo fare per fermarla non cambia”


Dopo le voci circolate nei giorni scorsi arriva oggi la conferma ufficiale dal Dg Oms durante il briefing con la stampa sul Coronavirus: da oggi la malattia provocata dal nuovo coronavirus sale alla scala di definzione di "pandemia". "Pandemia non è un termine da usare con leggerezza o noncuranza. È un termine che, se usato in modo improprio, può causare paura irragionevole o ammissione ingiustificata che la lotta sia finita". Niente di tutto questo: "Descrivere la situazione come una pandemia non cambia la nostra valutazione sulla minaccia di questo coronavirus e non cambia ciò che stiamo facendo né ciò che i paesi dovrebbero fare".

11 MAR - L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato oggi che COVID-19 è una pandemia, con oltre 118.000 casi e 4.291 morti in più di 110 paesi e territori in tutto il mondo e il rischio costante di una ulteriore diffusione globale.
 
Del totale dei casi segnalati, oltre il 90 per cento, si registra in soli quattro paesi (Cina, Italia, Iran e Corea del Sud) e due di questi, Cina e Corea del Sud, mostrano ora una significativa riduzione delle epidemie
 
Ma nonostante questi miglioramenti l'epidemia si è allargata e minaccia ormai tutto il Mondo e secondo il Dg dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, "non è solo una crisi di salute pubblica, ma una crisi che toccherà tutti i settori. Quindi ogni settore e ogni individuo devono essere coinvolti nelle azioni e iniziative per contrastarla.
 
“Pandemia non è un termine da usare con leggerezza o noncuranza. È un termine che, se usato in modo improprio, può causare paura irragionevole o ammissione ingiustificata che la lotta sia finita, portando a sofferenze e morte inutili ", ha detto Tedros che ha sottolineato come "descrivere la situazione come una pandemia non cambia la valutazione dell'OMS sulla minaccia rappresentata da questo coronavirus e non cambia ciò che l'OMS sta facendo né ciò che i paesi dovrebbero fare”.
 
"Nelle ultime due settimane, il numero di casi di COVID19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato e nei giorni e nelle settimane a venire ci aspettiamo purtroppo che questi numeri crescano ancora", ha detto ancora il Dg dell'Oms che si è detto molto preoccupato di questo trend ma altrettanto della "inazione" da parte di molti Paesi.
 
Al contrario Tedros si è detto grato "per le misure adottate in Iran, Italia e Corea del Sud per rallentare il virus e controllare le loro epidemie", sottolineando come tali "misure stiano mettendo a dura prova le società e le economie, proprio come già acacduto in Cina".
 

11 marzo 2020
© Riproduzione riservata

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