Coronavirus. Lombardia sospende per 7 giorni manifestazioni e messe. Chiusi luoghi di assembramento e scuole
di Michela Perrone
L’assessore Gallera: “Non siamo in una situazione di pandemia, ma per contenere il virus chiediamo ai cittadini di limitare i propri contatti sociali per una settimana”. Sale a 112 il numero di contagiati nella Regione. Oggi la seconda vittima ricoverata a Crema. LA NUOVA ORDINANZA.
23 FEB - Per sette giorni in Lombardia saranno chiuse scuole e università, sospese manifestazioni pubbliche e private (comprese quelle sportive, ludiche e ecclesiastiche), chiusi dopo le 18 i luoghi di assembramento come pub e discoteche. Porte sbarrate anche per musei, cinema, teatri e altri luoghi della cultura. Ristoranti e negozi aperti e mezzi pubblici funzionanti.
“Abbiamo distinto la Regione in due aree – ha spiegato il presidente della Lombardia
Attilio Fontana durante la conferenza stampa di questa sera – La zona rossa, che da noi riguarda il basso lodigiano, è completamente isolata: nessuno può entrare o uscire. La zona gialla, cioè la parte restante della regione, sarà invece soggetta ad alcune limitazioni per 7 giorni, eventualmente prorogabili a 14”.
Oggi il numero dei contagi in Lombardia è salito a 112 e si è registrata la seconda vittima (la terza a livello nazionale): si tratta di una signora anziana ricoverata in oncologia a Crema e risultata positiva al coronavirus.
“Il quadro clinico era molto compromesso, era entrata in ospedale qualche giorno fa e aveva seguito la procedura di isolamento”, ha reso noto l’assessore al Welfare
Giulio Gallera, che ha aggiunto: “Visto il crescente numero di casi nella nostra Regione, abbiamo deciso di attuare una serie di misure per contenere la diffusione del virus. Altre regioni come il Veneto e il Piemonte si stanno muovendo in modo analogo”.
L’assessore ha poi ribadito che “non siamo in una situazione di pandemia, ma proprio per limitare la diffusione del virus chiediamo uno sforzo ai cittadini per i prossimi 7 giorni come misura precauzionale di salute pubblica: limitate i vostri contatti sociali. Il virus non è particolarmente aggressivo, ma si trasmette velocemente”.
Dei 112 contagiati, 53 sono in ospedale (e di questi 17 in terapia intensiva), mentre gli altri sono in isolamento presso il proprio domicilio.
Chi ha a disposizione una stanza e un bagno che può utilizzare in modo esclusivo, infatti, può svolgere la “quarantena” in casa, purché indossi guanti e mascherina quando si reca nelle stanze condivise con il resto della famiglia.
“Stiamo approntando le strutture militari di Baggio e Piacenza, che saranno pronte nei prossimi giorni e potranno ospitare le persone in isolamento – ha aggiunto Gallera – Accanto a queste, ci siamo mossi per individuare anche strutture alberghiere, se il numero di contagi dovesse continuare a crescere. I nostri ospedali sono pronti ad accogliere oltre 900 persone in terapia intensiva”.
Queste le misure strutturali contenute in un provvedimento regionale firmato da Fontana in serata. “Non escludiamo che possano arricchirsi di altri provvedimenti nei prossimi giorni”, ha sottolineato Gallera.
Il presidente della regione Fontana ha ribadito di non aver preso in considerazione, al momento, l’ipotesi della chiusura delle attività commerciali: “Crediamo non sarà necessario”, ha concluso.
Michela Perrone
23 febbraio 2020
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