“Arte e salute”: una mostra per parlare di prevenzione
di Maria Rita Montebelli
La prevenzione deve trovare nuovi linguaggi e nuove forme per arrivare al cittadino con messaggi chiari e certificati che surclassino la cacofonia delle fake news, tanto pervasive quanto pericolose. E per ottenere questi obiettivi può aiutare anche attingere a nuovi mezzi di comunicazione, come il linguaggio dell’arte che, diretto e immediato supera le barriere dell’analfabetismo funzionale in campo scientifico e sanitario, che vede gli italiani ai primi posti in Europa. Ma i tempi sono ormai maturi anche per una rivoluzione digitale in campo sanitario, come dimostra il progetto Family Health.
15 MAG - Utilizzare il linguaggio dell’arte nelle sue varie forme e declinazioni per parlare di salute e di prevenzione. È questa la scommessa della mostra “Arte e Salute. Alle radici della prevenzione”, appena inaugurata presso lo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli a Milano. L’iniziativa è stata promossa dalla SIBioC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica), nell’ambito del progetto digitale ‘Family Health’.
“Sono lieto di promuovere questa iniziativa culturale – afferma
Sergio Bernardini, Presidente SIBioC - che vede protagonista una mostra d’arte contemporanea, nata per diffondere i messaggi chiave alla base di Family Health, progetto che ha il merito di essere fortemente orientato alla prevenzione e di promuovere il coinvolgimento attivo della persona nel prendersi cura della propria salute. Vogliamo arrivare ai cittadini e uscire dalla torre d’avorio delle società scientifica che non comunicano con il pubblico. Dobbiamo fare cultura della prevenzione ad alto livello, a cominciare da questo 2019 che è l’anno del valore della medicina di laboratorio ”.
Il progetto Family Health nasce nel 2017 da un’intuizione semplice quanto geniale di
Giuseppe Agosta, presidente di Biomedia, partner dell’evento. L’idea fondante è che tutti i dati sanitari di un individuo sono essenziali per ricostruire il suo percorso di salute o di malattia e che devono essere immediatamente disponibili. I dati sanitari sono inoltre proprietà dei singoli individui e come tali devono essere a sua disposizione per poter essere inoltrati e condivisi a seconda delle necessità. Fulcro di questo progetto, al quale hanno aderito (gratuitamente) finora 3.700 persone, è il fascicolo sanitario digitale personale (FSDp) che consente di archiviare i dati sanitari personali e della famiglia, facilitando così la condivisione delle informazioni con il medico curante e gli altri medici con i quali un individuo può venire a contatto e consentendo di monitorare in maniera agevole e affidabile la storia clinica familiare.Family Health dà la possibilità ai cittadini, attraverso una tecnologia sofisticata, ma
user friendly, di crearsi un fascicolo sanitario personale e familiare, immediatamente disponibile in ogni luogo e circostanza. I dati hanno un sistema di protezione a prova di intruso e le informazioni sono archiviate nel cloud.
Il progetto si avvale anche di un magazine online, liberamente consultabile e contenente una serie di articoli su argomenti di salute e prevenzione redatti da personalità scientifiche di vari ambiti specialistici. Un mezzo per fare cultura e per combattere le fake news.
Del board scientifico del progetto fanno parte presidenti di numerose società scientifiche ed esperti di vari settori della medicina; responsabile scientifico è il professor
Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro di Roma.
“L’arte – afferma il professor Ricciardi - può giocare un ruolo importante nel promuovere il benessere individuale e collettivo e nell’aiutare a creare una vera e propria cultura della prevenzione.
Family Health mette a disposizione delle famiglie italiane le più avanzate tecnologie, coniugate alle migliori conoscenze scientifiche per gestire al meglio la propria salute. Le tecnologie digitali hanno rivoluzionato tanti settori, ma finora di questa rivoluzione non è arrivata alla sanità, anche per mancanza di interoperabilità. Family Health è un progetto nato da un’iniziativa privata, che può aprirsi al pubblico e diventare un portale del cittadino dove ricevere notifiche di esami di screening ai quali sottoporsi, attraverso il quale prenotare visite specialistiche o rinnovare prescrizioni mediche. Abbracciare questo progetto significa impegnarsi concretamente anche in una sfida etica: quella di far passare l’Italia da fanalino di cosa a leader in questo settore. Anche la funzione del magazine, coordinato dal professor Giovanni Corsello e che si avvale di un board scientifico di elevato livello è importantissima. Secondo recenti dati OCSE, l’Italia è al penultimo posto per analfabetismo culturale, scientifico e sanitario. E’ dunque fondamentale fare cultura”.
“Il tema della memoria familiare è un concetto chiave nel determinare lo stato di salute della persona –afferma
Giuseppe Agosta, presidente di Biomedia e ideatore di Family Health - ed è ben rappresentato dal simbolo dell’Albero,
fil rouge tematico di questa mostra collettiva d’arte contemporanea che, oltre a porre l’accento sulle potenzialità comunicative del linguaggio artistico, stimola anche una riflessione sul ruolo dell’Arte in relazione alla Salute. Èsempre più diffusa la consapevolezza, anche supportata da ricerche e studi scientifici, che la partecipazione culturale possa influenzare in positivo lo stato di salute della persona. Forti di questa consapevolezza, abbiamo cercato di operare una contaminazione fra linguaggi e saperi differenti. Mi auguro – conclude Agosta - che questa mostra, dal titolo emblematico “Arte e Salute”, possa far compiere a tutti noi un passo reale in questa direzione, sulla strada che conduce alla definizione di una nuova cultura della salute, capace di integrare visioni, prospettive e approcci differenti”.
La mostra ‘Arte e Salute’. Alle radici della prevenzione
Ai 35 artisti contemporanei, molti dei quali di fama interna internazionale, che espongono in mostra, è stato chiesto di declinare il loro estro artistico sul tema dell’albero, metafora al tempo stesso della vita che scorre da una generazione all’altra e della prevenzione che deve avere radici profonde per poter contribuire ad un’esistenza all’insegna della salute.
“Albero come simbolo di bellezza, di vita e di salute – commenta il professor
Giovanni CorselloOrdinario di Pediatria presso l’Università di Palermo
- ma anche simbolo di eredità. È con un albero genealogico che si raffigura infatti la successione delle generazioni e la trasmissione dei caratteri ereditari. Pensiamo all’albero anche come custode della nostra eredità e come occasione per ribadire l’importanza strategica della prevenzione nella promozione della salute”.
“La mostra “Arte e Salute” – spiegano le curatrici
Francesca Bianucci e Chiara Cinelli - tenta di portare al centro del dibattito l’Uomo, con le sue aspirazioni che investono un ambito più esteso dei soli bisogni primari, abbracciando quelle istanze immateriali che determinano l’agire umano in ogni ambito dell’esistenza. L’Arte esercita un ruolo fondamentale nel favorire il soddisfacimento di queste aspirazioni, contribuendo così al benessere della persona. E di questa tensione che muove l’essere umano, l’Albero, quale ideale elemento di congiunzione tra la Terra e il Cielo, è forse l’immagine più emblematica. Pittura, scultura, fotografia, collage, arte tessile, illustrazione, arte frattale e installazione: sono molte le forme d’arte rappresentate in mostra- concludono le curatrici -,al cui interno si intersecano poetiche eterogenee e stili variegati che spaziano dal figurativo al concettuale, passando attraverso l’iperrealismo, il simbolismo, l’astrattismo e il pop”.
“L’Albero, individuato come tema e soggetto di riferimento della mostra, – commenta il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia
Alessandro Fermi che ha inaugurato la mostra - rappresenta universalmente la vita e il suo perpetuo rinnovarsi. Metaforicamente parlando, solo se l’albero è sano, potrà essere sana anche la nostra società, ed è importante quindi prestare massima cura e attenzione alla salute”.
Artisti
Mario Campanile, AnnaLaura Cantone, LeoNilde Carabba, Claudio Caserta, Chiò, Silvia Cibaldi, Elisabetta Cusato - Eliscus, Pino Di Gennaro, Gian Paolo Dulbecco, Lello Esposito, Valerio Gaeti, Emilio Gianni, Daniela Giovannetti, Ugo La Pietra, Le Sauvage Décorateur, Margherita Leoni, Domenico Liguori, Lucio Liguori, Pasquale Liguori, Simona Lombardo e Alberto Pigato, Maria Mulas, Claudio Onorato, Valentina Piacenza, Carlo Previtali, Tiziana Priori, Daniela Rancati, M&G Redaelli, Edoardo Romagnoli, Monica Rossetti, Marco Rossini, JeannetteRütsche -Sperya, Luca Sciortino, Marcello Sèstito, Anna Sutor, Luciano Mello Witkowski Pinto.
La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino al 29 maggio.
Sede: Palazzo Pirelli – Spazio Eventi, via Fabio Filzi, 22, Milano
Maria Rita Montebelli
15 maggio 2019
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