Cuore e cervello, stessi fattori di rischio
di Lisa Rapaport
Uno studio scozzese ha osservato un’associazione tra fattori di rischio vascolare per cardiopatia, come diabete e ipertensione, e cambiamenti strutturali nel cervello che possono condurre allo sviluppo di demenza. Tra questi fattori di rsichio non figura l’ipercolesterolemia
01 APR -
(Reuters Health) – Un recente studio dell’Università di Edimburgo indica che le persone con fattori di rischio vascolare per cardiopatia, come diabete, ipertensione e obesità, potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare cambiamenti strutturali nel cervello che possono portare a demenza. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 9.772 adulti, con un’età compresa tra i 44 e i 79 anni, che si erano sottoposti ad almeno una risonanza magnetica cerebrale e avevano fornito informazioni sulla loro salute e cartelle cliniche per l’analisi.
Ne è emerso, che eccetto per l’ipercolesterolemia, tutti gli altri fattori di rischio vascolare – fumo, ipertensione, pressione del polso elevata, diabete e obesità – erano legati a cambiamenti anomali a livello cerebrale osservati nella demenza. Inoltre, maggiori erano i fattori di rischio vascolare di una persona, più scarsa era la salute mentale, evidenziata anatomicamente da un più marcato restringimento del cervello, un minor quantitativo di materia grigia e una minore presenza di materia bianca sana.
“Vi sono alcuni elementi che contribuiscono all’invecchiamento cognitivo e cerebrale che non possiamo cambiare (come i geni), quindi questa si potrebbe considerare una lista di cose su cui è possibile avere il controllo, i cosiddetti fattori di rischio ‘malleabili’”, osserva l’autore principale dello studio,
Simon Cox.
Le correlazioni più forti tra i fattori di rischio vascolare e la struttura del cervello sono state osservate in aree cerebrali note per essere responsabili delle capacità di pensiero più complesse e che si deteriorano durante lo sviluppo della malattia e della demenza da Alzheimer. I fattori di rischio per cardiopatia sembrano influire in egual misura sulla salute del cervello sia durante la mezza età che successivamente, segnalano i ricercatori sullo European Heart Journal dell’11 marzo.
Inoltre, il rischio di cambiamenti strutturali nel cervello associati a deterioramento cognitivo aumenta anche con ciascun ulteriore fattore di rischio vascolare, anche negli adulti che altrimenti apparono sani. Fumo, ipertensione e diabete sono stati i tre fattori di rischio vascolare che hanno mostrato le associazioni più costanti con qualsiasi differenza nella risonanza magnetica.
Fonte: European Heart Journal 2019
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
01 aprile 2019
© Riproduzione riservata
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